Superbonus 110%, il Governo lo cancella per tutti: se hai cominciato i lavori rimani senza un soldo
Grossi guai per chi ha usufruito del superbonus del 110%, il Governo cambia idea nonostante le rimostranze.
Una cortina fumogena è calata sul provvedimento che il Governo aveva concesso per le ristrutturazioni, al fine di migliorare le classi energetiche delle abitazioni e molti rischiano di perdere le agevolazioni.
Alla commissione Finanze della Camera ci sono ancora diverse richieste di proroga condivise tra la maggioranza e l’opposizione per cercare di tutelare chi ha usufruito del bonus 110% per le ristrutturazioni.
Un decreto salva bonus è auspicato da molto tempo e da tutti, dopo che Fratelli d’Italia ha deciso di ritirare l’emendamento per prorogarlo, perché si sperava che si desse tempo di terminare i cantieri già in essere, per evitare scheletri architettonici incompiuti e problematiche finanziarie.
Il rischio di contenziosi tra committenti e aziende è molto preoccupante, il pericolo di blocchi nei lavori e la nascita di progetti abbandonati, incompleti e cantierizzati è decisamente allarmante.
Cosa sta accadendo a chi ha usufruito del superbonus 110%
Il governo ha deciso di interrompere i vantaggi da bonus nella sua interezza e ha deciso di rispettare un bonus del 70% solo per chi ha iniziato i lavori, per evitare anche che l’Agenzia delle Entrate possa richiedere eventuali erogazioni indietro alle famiglie che ne hanno beneficiato.
Purtroppo i margini di bilancio sono molto stretti e non si riesce a garantire un bonus così ricco per tutti coloro che hanno iniziato i lavori, ma bisogna agire anche per tutelare il mercato immobiliare ed evitare disagi a famiglie intere, specialmente nelle zone alluvionate che sono ancora un cantiere aperto.
Cosa ha stabilito il Governo stoppando il bonus
La fine del superbonus prevede che verrà riconosciuto un 70% di contributo per il 2024 a chi ha già iniziato i lavori, fino a un 65% a chi li terminerà nel 2025. Perse nel vuoto le richieste delle associazioni di categoria, per tutelare i cantieri in essere, ma il Governo non ha ceduto di un passo.
Dai dati sembra che i cantieri condominiali incompiuti siano 40.000, coinvolgendo un totale di circa 350.000 famiglie e un valore di contratti pari a 28 miliardi di euro. Il Ministero dell’Economia potrebbe forse trovare una soluzione analizzando di nuovo il bilancio, ma le speranze sono poche, perché quando mancano i fondi non si riesce a farli apparire dal nulla. Quello che preoccupa tutti è cosa accadrà ai cantieri in essere, cosa faranno le famiglie e le imprese, incognite a cui il Governo ancora non ha risposto.