Pensioni, 400 euro extra sul conto ogni mese: la maggiorazione non è per tutti | I requisiti da soddisfare
Ci sono aumenti in vista per tutti coloro che hanno diritto alla pensione di invalidità nel 2024 con i giusti requisiti
Sulla Gazzetta ufficiale del 29 novembre 2023 è stato pubblicato il decreto interministeriale sulla rivalutazione automatica delle pensioni a partire dal 1° gennaio 2024: pensioni di invalidità incluse. Alla luce del decreto l’INPS ha concluso le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, al fine di garantirne il pagamento nel corso dell’anno corrente.
L’INPS ha comunicato i nuovi importi e i limiti di reddito entro cui rientrare per ricevere le prestazioni assistenziali destinate ai disabili. Le operazioni di rivalutazione effettuate dall’Istituto hanno interessato oltre 20 milioni di posizioni, tra cui figurano anche le prestazioni spettanti agli invalidi civili con un tasso di rivalutazione dell’8,6%.
A partire dal primo gennaio 2024 la pensione di invalidità al 100% salirà a quota 333,33 euro (potrà essere percepita se si ha un reddito inferiore ai 19.461,12 euro annui), invece, l’indennità di accompagnamento sarà di 531,76 euro. Anche la pensione di invalidità per chi ha una disabilità riconosciuta tra il 74% e il 99% cresce fino a 333,33 euro mensili.
I limiti reddituali vengono calcolati differentemente rispetto alle modalità previste per le pensioni per invalidità civile, cecità, sordità. La maggiorazione massima per invalidi civili totali, sordi, ciechi dai 18 ai 67 anni per il 2024 è pari ad un importo massimo di 401,72 € mensili. I limiti reddituali sempre per il 2024 si attestano a 9.555,65 €, se coniugato 16.502,98 €.
A chi spetta l’incremento
Il cosiddetto “incremento al milione”, che quest’anno porterà l’assegno fino a 401,72 euro, prima dei 65 anni, spetta a invalidi al 100%, sordomuti, ciechi assoluti che hanno un reddito di 9.555,65 euro per i percettori singoli e 16.502,98 euro per i percettori sposati. Nell’allegato 2 della Circolare INPS n. 1 del 02/01/20204 , sono riportate le rivalutazioni degli importi delle pensioni.
La circolare ha confermato l’indice di perequazione delle pensioni e assegni per il 2023. Per il 2024 l’indice provvisorio è del +5,4% mentre i limiti reddituali sempre per il 2024 sono invece aumentati del 8,60%. Le indennità invece sono incrementate del 2,01 %. Il limite di reddito per il diritto all’assegno mensile degli invalidi parziali è quello stabilito per la pensione sociale.
Gli importi degli aumenti
L’integrazione è pari a quanto serve per far sì che la prestazione aumenti fino all’importo del trattamento minimo di pensione maggiorato di 136,44 euro (importo fisso dal 2008). Di conseguenza, la formula da utilizzare quest’anno è la seguente:(598,61 + 136,44) – 333,33. Il risultato è una maggiorazione di 401,72 euro, con l’importo che arriva così a 735,05 euro.
Tuttavia, affinché l’importo sia pieno è necessario che non ci siano altri redditi oltre alla pensione di invalidità percepita. Altrimenti si utilizzano le seguenti formule: Pensionato solo [9.555,65 – (Reddito personale + 4.333,29)] /13; Pensionato coniugato [16.502,98 – (Reddito coniugale + 4.333,29)] / 13/ . L’importo spettante è quello meno elevato risultante dalle due operazioni.