Detrazione 730, con questa spesa recuperi fino a 1000 euro: non lo sa quasi nessuno

Detrazione affitto
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Per il 2024 c’è ancora la possibilità di accedere alla agevolazione di detrazione per l’affitto seguendo poche semplici regole

Esistono delle agevolazioni per chi vive in una casa in affitto. C’è la possibilità, infatti, di usufruire di alcune interessanti detrazioni dall’IRPEF per i canoni di locazione pagati. Le detrazioni sono utilizzabili solo se si ha un reddito assoggettato a IRPEF (ad esempio, lavoro dipendente, pensione o lavoro autonomo).

L’importo delle detrazioni dipende dai soggetti beneficiari della detrazione, considerando anche il reddito complessivo del conduttore. Dipende inoltre dalla tipologia di contratto stipulato, se a canone libero o a canone concordato. In pratica, l’inquilino paga al proprietario dell’immobile l’intera cifra pattuita, ma grazie alle detrazioni può recuperarne una parte.

In ogni caso, la detrazione spetta solo se gli oneri e le spese restano effettivamente a carico di chi li ha sostenuti. Pertanto, la detrazione non spetta se le spese sono rimborsate e il rimborso non ha concorso al reddito. Nel caso in cui il rimborso sia inferiore alla spesa sostenuta, la detrazione è calcolata solo sulla parte non rimborsata.

In buona sostanza, il legislatore ritiene che tra le spese meritevoli di agevolazioni fiscali ci siano quelle per l’affitto di un immobile adibito ad abitazione principale. Di conseguenza dal modello 730/2024 è possibile portare in detrazione le spese sostenute durante il 2023 per l’affitto, cioè il canone di locazione.

Come funziona e a chi spetta

La regola generale prevede che la detrazione spetti quando la spesa sostenuta è relativa all’abitazione principale, cioè quella in cui il contribuente dimora abitualmente. La scadenza entro cui inviare il modello 730/2024 è il 30 settembre. Ricordiamo che dal 30 aprile 2024 è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la dichiarazione precompilata.

I contratti di locazione per cui è possibile ottenere un rimborso IRPEF sono quelli sottoscritti da inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale oppure locati con contratti in regime convenzionale (cedolare secca). La detrazione vale anche contratti stipulati da giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni oppure da lavoratori trasferiti per motivi di lavoro.

 

Detrazione Irpef
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Detrazioni e importi

L’importo della detrazione è pari a 300 euro, se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera 15.493,71 euro; 150 euro, se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

Se il reddito complessivo supera 30.987,41 euro, non spetta alcuna detrazione. L’agevolazione spettante deve essere suddivisa in base ai cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale. La detrazione può essere calcolata in base al periodo dell’anno (espresso in giorni) in cui l’immobile è destinato ad abitazione principale.