Assegno di Inclusione, migliaia di famiglie rischiano di perderlo subito: questo errore non viene perdonato a nessuno
Qualcuno sta per perdere l’assegno di inclusione, Euro preziosi per le famiglie in difficoltà, scoprite perché.
L’assegno di inclusione, che ha sostituito il precedente reddito di cittadinanza, è una misura specifica per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di svantaggio.
Ci sono regole precise per ottenerlo e, mentre per il reddito di cittadinanza era il centro per l’impiego l’ente di riferimento per ottenere gli aiuti, ora, oltre al patronato per avere l’ISEE, sono i servizi sociali che disbrigano tutte le pratiche che portano alla presa in carico del nucleo familiare.
I cittadini devono attivare il Patto di attivazione digitale, lo strumento web per rendere note le informazioni necessarie, per poter avviare tutto il percorso di accompagnamento al lavoro e di inclusione sociale grazie ai servizi sociali del comune di residenza.
Questo Patto, permette al servizio sociale comunale di analizzare i casi presentati e attivare gli eventuali sostegni, tramite un percorso personalizzato e studiato per le singole situazioni, un percorso mirato per includere nel mondo del lavoro i soggetti svantaggiati con gli aiuti statali in primis.
Tempistiche rigide da rispettare per non perdere i benefici
I servizi sociali una volta raccolti i dati hanno 120 giorni dalla sottoscrizione del Pad, per fare un convocazione dei beneficiari e iniziare la politica attiva di inclusione sociale prevista dalla legge.
Se avete sottoscritto il Pad calcolate i 4 mesi a vostra disposizione per essere convocati, perché non date per scontato che le tempistiche statali siano celeri come si vuole fare credere. Nulla avviene mai nell’immediatezza.
Cosa fare per non perdere l’assegno di inclusione
Se non volete perdere il beneficio e avete sottoscritto il Pad, qualora i servizi sociali non vi abbiano ancora chiamato e sono quasi scaduti i 120 giorni, dovete presentarvi con la vostra famiglia dagli assistenti sociali anche senza appuntamento per fare la valutazione. L’INPS ha precisato che , se nei termini indicati non avviene l’incontro i pagamenti dell’assegno di inclusione saranno sospesi, se già lo percepite. Se non lo percepite il vostro diritto dopo i 120 giorni decadrà.
Non basta presentarsi ai servizi sociali entro 4 mesi, perché dopo la prima valutazione dovrete presentarvi ogni 90 giorni al servizio sociale o al patronato per aggiornare la vostra posizione. Ricordate di rispettare le regole, perché questo benefit statale non è un diritto ma un beneficio e in un momento di crisi tale non potete rischiare di perderlo.