IMU, la nuova scadenza è sempre più vicina: preparati a sborsare un sacco di soldi | Chi dovrà pagare
La famigerata legge di bilancio del 2024 ha previsto un’importante novità per quanto riguarda un’imposta antipatica come l’IMU.
L’imposta municipale propria (IMU) è una tassa dovuta se si posseggono fabbricati e/o terreni agricoli, oltre all’abitazione principale che non sia accatastata in A1, A8 e A9, ed è sempre dovuta dal proprietario o da chi detenga qualsivoglia diritto reale sul bene.
E’ stata istituita dal governo Monti ed è scadenziata in due rate, fino al 2013 era pagabile anche sulla prima casa, i vari governi hanno modificato molto questa imposta, in ultimis nel 2020 quando è stata cancellata la TASI che è stata accorpata all’imposta municipale.
La nuova Legge di Bilancio ha previsto una novità importante su questo tema, perché per l’anno 2023 hanno prorogato i termini dati ai Comuni per comunicare le aliquote da applicare, ergo paradossalmente ai contribuenti potrebbe essere imposto un aumento retroattivo da pagare.
Sembra un discorso complesso, ma dovete sapere che ben 211 comuni nel 2023 non sono riusciti ad inviare al Mef nei termini preventivati le aliquote deliberate.
Cosa succederà all’IMU
L’imposta, di solito si paga al 50% entro Giugno con le aliquote fissate per l’anno precedente e il secondo 50% entro il 16 Dicembre con le aliquote comunicate al Mef entro il 14 ottobre da ogni Comune.
Se un Comune varia le aliquote imponibili, deve per forza comunicarle al Ministero dell’Economia, perché è fondamentale che entro il 28 ottobre siano pubblicate sul sito e, di solito, nel silenzio del Comune si ritengono valide le aliquote precedenti. Questa volta invece si è optato per permettere ai Comuni di pubblicare le proprie aliquote fino al 24 Gennaio 2024.
Terza rata IMU per i residenti di 211 Comuni italiani
Chi risiede nei comuni che non sono riusciti a comunicare al Mef le nuove aliquote, con l’emendamento alla legge che il Governo Meloni ha previsto, a Febbraio avranno un conguaglio retroattivo su quanto pagato a Dicembre. Ovviamente questo intervento è stato fatto, perché le amministrazioni ritardatarie potrebbero avere introiti in meno, se la legge fosse applicata in maniera corretta e non in deroga.
La Legge di Bilancio emendando ha specificato che si tratta di un caso eccezionale e relativo solo all’anno 2023, per evitare che i comuni vadano in sofferenza per un passivo in cassa, per mancanza di fondi. Ergo entro il 29 Febbraio 2024 i cittadini possessori di seconde case o terreni nei comuni ritardatari dovranno pagare il plus previsto, se c’è un differenza dovuta.