Lavoro, chi guadagna 15mila euro l’anno sta per avere una bellissima sorpresa: finalmente tocca anche a te
Ottime notizie per tutti coloro che hanno uno stipendio annuo fino a 15.000 euro, finalmente una boccata d’ossigeno.
Come sapete la riforma fiscale, che ha rivisto le aliquote Irpef non apportando alcun vantaggio a tutti coloro che hanno un reddito fino a 15.000 euro, ha modificato le detrazioni sui redditi da lavoro dipendente, facendo in modo che l’area no tax sia incrementata.
Se fate un calcolo nel 2023 la detrazione per i redditi da lavoro dipendente era pari a 1.800 euro entro i primi 15.000, ma per l’anno corrente l’ammontare della quota detraibile è prevista al rialzo arrivando a 1.995 euro.
Inoltre con un reddito più basso dei 15.000 si pagherà meno Irpef a parità di stipendio al lordo delle tasse, quindi si evince che il netto sarà leggermente più alto.
Sembra complesso e molto matematico, ma se analizzate bene nei dettagli scoprirete una piacevole sorpresa per il prossimo anno, che non va assolutamente sottovalutata.
Busta paga 2024
Nel 2023 l’aliquota Irpef applicata a un reddito annuo di 15.000 euro era del 23%, nel 2024 si è deciso di applicare questa aliquota anche ai redditi da lavoro dipendente che vanno dai 15.000 ai 28.000, sostituendo la vecchia aliquota del 25%.
Se siete attenti, questo cambio di aliquote genera un risparmio massimo di 260 euro all’anno, perché il totale Irpef scende a 1.495 euro rispetto alle 1.570 dell’anno precedente. Ciò significa che ogni mese si risparmieranno 5,70 euro.
Crescono le buste paga
Oltre a questo lieve aumento della busta paga mensile, la riforma prevede che la no tax area arrivi fino ai redditi di 8.500 euro. Quindi non verrà pagata l’Irpef, se si ha uno stipendio lordo di circa 653 euro. Ovviamente l’aumento in busta paga non sarà sempre di 75 euro per tutti, ma sarà proporzionata, inoltre bisogna spiegare cosa accadrà all’ex bonus Renzi.
Molti pensano che gli incapienti, cioè tutti coloro che non hanno l’obbligo di pagare l’Irpef, non percepiranno più le 100 euro mensili dell’ex bonus Renzi, perché questo trattamento integrativo verrà azzerato dalla detrazione dei redditi da lavoro subordinato. Tuttavia non è così, perchè è stata prevista una clausola dal governo per la salvaguardia di coloro che diventano incapienti dal 2024. Quindi le 100 euro spettano a chi passa da un reddito fino a 8.500, pensionati compresi, come per tutti coloro che restano entro il range dei 15.000 euro annui. Si è pensato di tutelare i lavoratori a basso reddito, per evitare che perdessero della agevolazioni molto importanti.