Nuova IMU 2024, a Febbraio torna la rata più odiata dagli italiani: chi deve pagare e quanto
Per l’anno in corso si prevede il versamento della terza rata dell’IMU quale conguaglio della tassa già pagata nel 2023
La Legge di Bilancio 2024 presenta una novità sul fronte IMU. Solitamente per il pagamento dell’imposta sono previste due scadenze, una fissata solitamente al 16 giugno, a titolo di acconto, e una fissata al 16 dicembre di ogni anno a titolo di saldo. La Manovra 2024 porta ora con sé un nuovo termine ai fini IMU da segnare sul calendario: il 29 febbraio 2024.
La novità è frutto di un emendamento che interesserà oltre 200 comuni nei quali, per il mancato rispetto delle scadenze per la pubblicazione delle delibere con le nuove aliquote, il saldo si calcolerà sulla base dei valori già applicati per lo scorso anno. L’esigenza di un conguaglio aggiuntivo si fonda sul rischio che in molte amministrazioni ci siano meno soldi in cassa.
I riferimenti normativi di questa novità li troviamo al comma 72 della Legge 213/23, il quale detta una norma concernente la tempestività delle delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe concernenti alcuni tributi comunali, tra cui l’IMU. Invece, il comma 73 prevede la disciplina applicabile in caso di differenza fra l’IMU versata e quella effettivamente dovuta.
Il conguaglio del 29 febbraio 2024 non interesserà tutti i contribuenti tenuti solitamente al pagamento dell’IMU. Occorrerà capire se il comune presso cui è ubicato l’immobile rientra tra quelli che hanno aggiornato le aliquote entro il 15 gennaio. Gli interessati non saranno comunque avvisati dal Comune ma saranno gli stessi a doversi informare.
Conguaglio 2024: chi riguarda
Per venire incontro alle esigenze dei Comuni che non sono riusciti ad approvare entro la scadenza le delibere con le nuove aliquote IMU, il Governo ha inserito uno specifico emendamento alla Legge di Bilancio 2024: sono ritenute tempestive le delibere inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023, mentre il termine per la pubblicazione è stato posticipato al 15 gennaio 2024.
È quindi possibile che, chi risiede in uno di quei 211 Comuni rimasti indietro, debba versare una terza rata IMU a titolo di conguaglio. Qualora ci sia una differenza da integrare, andrà pagata senza interessi o sanzioni entro il 29 febbraio 2024. Nel caso in cui il saldo sia negativo, cioè se il Comune ha ridotto l’aliquota IMU, il rimborso sarà effettuato secondo le regole ordinarie
Come verificare se occorre pagare la terza rata IMU
Se si vuole sapere se si sta correndo il rischio di dover pagare l’IMU entro la scadenza del 29 febbraio 2024 basta collegarsi alla pagina del Dipartimento delle Finanze e inserire il nome del Comune. Poi si inserisce l’anno 2023 e a questo punto il sistema restituisce la delibera pubblicata in pdf. In questo caso non c’è da preoccuparsi, il Comune non chiederà nulla.
Al contrario, se non risultano delibere per il 2023 si potrebbe essere tra gli sfortunati che devono versare la mini-rata di febbraio, tuttavia non è detto. Per esser certi del destino della nostra IMU è bene verificare a partire dal 16 gennaio, quando scade l’ultimo termine anche per i ritardatari. I Comuni non danno informazioni, quindi è cura degli utenti cercarle.