Bonus acqua potabile destinato a sparire, ultima occasione per richiedere il rimborso | Mancano pochi giorni alla scadenza

Bonus acqua potabile.
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Ancora poco tempo a disposizione per un bonus destinato ad andare in pensione: il bonus acqua potabile del 2024

Il Bonus acqua potabile, regolato dall’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021, si avvia verso la pensione: nessuna proroga è arrivata per i costi sostenuti nel 2024, ma coloro che hanno acquistato sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare nel corso del 2023 possono ancora richiedere il credito d’imposta del 50 per cento.

Per le spese dello scorso anno, infatti, è possibile richiedere l’agevolazione dal 1° al 28 febbraio 2024, come indicato dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento numero 153000 del 16 giugno 2021 aggiornato al 9 gennaio 2024. Il documento è stato adeguato alle novità della Legge di Bilancio 2022 che ha esteso anche al 2023 l’agevolazione per persone fisiche o soggetti esercenti.

Il credito d’imposta spettante è pari al 50 per cento delle spese sostenute fino a un massimo di 1.000 o 5.000 euro, ma il valore effettivo del Bonus spettante viene calcolato in base alle risorse disponibili per l’anno in corso e agli importi richiesti dagli aspiranti beneficiari. Negli anni scorsi, non è stato mai possibile garantire il credito d’imposta del 50 per cento in misura piena.

E la dotazione di risorse, che passa da 5 a 1,5 milioni di euro, su cui si calcolerà l’agevolazione da riconoscere per le spese sostenute nel 2023 non lascia ben sperare. Per chi farà domanda a partire dal primo febbraio, insomma, sarà altissimo il rischio di un taglio. A dare le prime indicazioni sul Bonus è un provvedimento appena pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Come funziona il bonus acqua potabile

Il Bonus acqua potabile nasce con la legge di Bilancio 2021 (articolo 1, commi 1087-1089), per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. E consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute «per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare.

Il Bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24 oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus. La legge di Bilancio 2022 ne aveva allungato la vita fino alla fine del 2023.

Il Bonus acqua ha termini ben precisi.
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Bonus acqua. Ultimi giorni per richiederlo

Sarà possibile presentare domanda per ottenere il credito d’imposta per i costi relativi ai sistemi di miglioramento dell’acqua potabile a partire dal prossimo 1° febbraio 2024. Gli aspiranti beneficiari potranno inviare un’apposita comunicazione tramite il servizio web del sito internet dell’Agenzia delle Entrate disponibile.

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la documentazione relativa al bonus acqua potabile con il provvedimento del 9 gennaio 2024, pertanto dal 1° febbraio è possibile presentare domanda per richiedere il credito d’imposta del 50 per cento relativo alle spese sostenute nel 2023. Il valore effettivo del Bonus sarà reso noto dall’Agenzia delle Entrate solo successivamente.