Se siete una giovane coppia e volete comprare casa forse questo non è l’anno più propizio, forse meglio aspettare.
Non c’è pace in tempo di crisi per nessuno, non si riesce a fare la spesa, le bollette sono alte, non si sa se comprare casa o andare in affitto, gli stipendi non aumentano e l’RCA auto sale.
Sembra che il 2024 sia cominciato con un vento molto sfavorevole, il panorama mondiale non cambia perché gli assetti bellici non accingono a migliorare, il PIL è basso, l’inflazione alta e il caro vita è un problema molto demotivante per tutti.
Uno dei sogni che tutti hanno è quello di andare a vivere da soli, lasciare il nido dei genitori e finalmente essere autonomi. Negli ultimi anni i figli lasciano la casa genitoriale sempre più tardi, in primis perché da molto le banche non finanziano il mutuo per intero e praticamente nessuno ha il 20% di un valore immobiliare da parte, in secundis il caro affitti dell’ultimo periodo è scoraggiante.
Fino al 2023 c’erano dei benefit per i giovani sotto i 36 anni, con ISEE inferiori ai 40.000 che volessero comprare casa, ma la manovra finanziaria ha cambiato le carte in tavola e i giocatori non hanno le carte buone.
La legge di bilancio attuale ha rimosso le agevolazioni per i giovani con un colpo di spugna, ma ha prorogato di un anno la garanzia statale all’80% sui mutui per l’acquisto della prima casa dei giovani, sempre che abbiano il famoso 20% da versare e questa garanzia è inutilizzabile se si ha la residenza dai genitori, un paradosso, perché se un giovane vuole comprare la prima casa, probabilmente sta vivendo coi genitori.
Problemi lessicali delle leggi a parte, che sono sempre contraddizioni di termini, la domanda è cosa accadrà nel 2024 se si vuole acquistare la prima casa.
Dal nuovo anno i giovani tornano a pagare l’imposta di registro che va da un minimo di 1.000 euro fino al 2% del valore catastale dell’immobile, l’imposta ipotecaria di 50 euro, l’imposta catastale di 50 euro, l’imposta sostitutiva di 0,25% del valore del mutuo, il registro del contratto preliminare pari a circa 200 euro (più 16 euro per ogni pagina contrattuale) e l’IVA al 4% se l’immobile è di recente costruzione (meno di 5 anni).
L’unica buona notizia è che gli economisti dicono che nei prossimi mesi i mutui avranno tassi di interesse meno elevati e quindi il sacrificio sarà inferiore per questi giovani.