Gas, è finito il sogno: la stangata dei prezzi è arrivata e fa preoccupare tutti | Se non paghi tutto rimani al freddo
Le previsioni meteo al Nord annunciano un’ondata di freddo, il mercato tutelato è finito, le bollette potrebbero esser più care del previsto.
Arera non veglierà più sulle vostre bollette, siete voi ora a dover scegliere il fornitore luce e gas. Per non sprecare i vostri soldi dovete scegliere un fornitore che vi dia condizioni favorevoli, con costi di trasporto della materia prima adeguata e una tassazione consona.
Purtroppo con la fine del mercato tutelato dovrete anche scegliere l’operatore che vi offra condizioni eque per sempre, fate attenzione a offerte solo temporanee, che poi potrebbero far impennare la bolletta improvvisamente.
Un problema che, purtroppo, tutti dovete tener presente è la ripercussione che i conflitti russo-ucraino ed Israele-Hamas porteranno sui costi del gas.
Già lo scorso anno la guerra In Ucraina aveva messo in ginocchio l’Europa e, sebbene quest’anno, tutti dichiarino di avere stoccato gas in quantità incredibile, la certezza sul suo costo rimane aleatoria.
La guerra del gas
Un’allerta dovrebbe essere lanciata, perché gli amministratori di condominio, nei preventivi di budget per i palazzi a loro affidati, hanno preventivato che il costo al metro cubo del metano potrebbe aumentare da 1 euro al metro cubo fino a 3 euro (cosa già avvenuta nei momenti peggiori della crisi ucraina).
Il governo non sembra intenzionato a concedere proroghe, aiuti o deleghe, come se il rischio dei danni provocati dai conflitti non fosse in realtà un pericolo tangibile e dal 10 Gennaio l’era del mercato tutelato è destinata a finire ed è impossibile preventivare in anticipo quali sobbalzi ci saranno nelle bollette e se rischierete di restare in casa fredde, a causa della difficoltà di prestare fede agli oneri di pagamento.
Aumenti folli nelle bollette del gas
Gli unici dati certi su cui si può cercare di fare ipotesi sugli aumenti che ci saranno sono l’innalzamento del costo del trasporto e la fine dell’IVA ridotta al 5%, che creava un cuscinetto di spesa non indifferente. Ora verrà applicata l’iva al 10% per i primi 480 metri cubi all’anno, per poi passare alla copiosa iva canonica del 22%, che farà lievitare la bolletta di una cifra esorbitante solo per le tasse.
Secondo la Federconsumatori tutte queste decisioni sono frutto di calcoli poco lungimiranti da parte dell’autorità preposta che ha affrontato il problema gas e conflitti bellici con leggerezza, con stime poco accurate e scarsa oculatezza nei confronti dell’inverno e del consumo di gas, un problema che doveva essere invece accuratamente studiato.