Applicazioni pericolose, questi titoli gratis ti distruggono il telefono in un istante: scopri come difenderti
La tecnologia applicata è sempre un terreno minato. A volte le applicazioni gratuite sono fonte di insidie.
Le funzioni dei nostri device (cellulari, tablet e pc) possono essere messe in pericolo dalla introduzione di applicazioni che si legano in maniera dannosa agli hardware del dispositivo stesso. Sembra che promettano miracoli, ma in realtà compiono un’azione di hackeraggio non dichiarato. Alcune di esse, addirittura, sono usate proprio dagli hacker per impadronirsi dei dai sensibili.
Si parla di “zombizzare” i vari device, perché, come riprodotto nel film del 1932 “L’isola degli zombies” con la star Bela Lugosi, nel ruolo di uno stregone che dispone della manodopera di schiavi drogati. Da qui l’idea che lo zombie – noto anche come morto vivente – diventi uno schiavo assoggettato al proprio padrone. In trasposizione, questo avviene ai telefoni colpiti dalle app.
I cybercriminali hanno sviluppato nuovi malware che si sono concentrati particolarmente proprio sui device della casa di Cupertino, oltre che sugli altri device. Questa nuova campagna degli hacker è rivolta a diffondere dei proxy malware, ossia delle infezioni nascoste all’interno di app gratis che si spacciano per la versione free di importanti applicazioni a pagamento.
Lo scopo è quello di far finire poi i dispositivi attaccati in un grande botnet, ossia un’ampia rete collegata e controllata dagli stessi hacker i quali all’interno svolgono i loro atti illeciti. Questa rete è quindi in grado di catturare i device infetti nella sua tela e gli hacker riescono ad assumerne il controllo pilotandoli da remoto. Molto colpiti, come detto, i device Apple.
Attenzione alle app infette
L’infezione avviene tramite il download di app infette. Una volta scaricate, queste inseriscono il malware nel device, il quale finisce sotto il controllo degli hacker che lo pilotano tramite il botnet. Si tratta di app “craccate”, cioè versioni gratuite illegali di app normalmente a pagamento. L’utente crede di fare un affare, poiché sono app in versione gratuita di quelle a pagamento.
Si tratta di una prassi ormai ampiamente nota sul web da anni, come appunto quella di scaricare poi queste versione alternative su siti appositi o forum. Purtroppo, da sempre si corre il rischio di scaricare poi software malevoli. Per Windows invece c’è soltanto Wsclient, mentre per Android le app infette sono s276.apk e Swipis_v2.6.1[Mobile].apk. Le truffe online sono ormai una consuetudine.
Come difendersi dalle applicazioni infette
In realtà non ci sono allarmi preventivi che facciano capire che quella che stiamo per installare è un‘applicazione infetta. La cosa più importante è cercare di stare lontani dai downloads gratuiti senza garanzia di sorta. Meglio pagare qualcosa, ma avere poi il device salvo da ogni operazione di hackeraggio come succede spesso per le app taroccate.
Ricordare, dunque, che queste applicazioni sono illegali e pertanto già scaricarle potrebbe far incorrere in guai. Oltre tutto quindi, si rischia la zombizzazione del device e quindi si rovinerebbe il dispositivo per sempre. Un gioco che non vale assolutamente il prezzo che verrebbe a costare. Quindi, attenzione e stare lontani dai downloads illegali, anche se sembrano vantaggiosi.