Olio d’oliva, la situazione è fuori controllo: i nuovi prezzi mettono i brividi
Forse non lo sapete ancora, ma nelle vostre dispense c’è qualcosa che vale tantissimo: il preziosissimo oro verde.
Il prezzo dell’olio d’oliva è arrivato a cifre veramente elevate, molte persone sono passate tranquillamente all’olio di semi, perché il prezioso condimento extravergine è diventato troppo insostenibile come costo.
Ovviamente, crisi e inflazione a parte, tutti voi avrete notato un aumento spropositato nei prezzi di questo prezioso condimento tipico della dieta mediterranea, di cui è veramente difficile privarsi anche grazie alle sue proprietà nutrienti e al fatto che è un componente fondamentale di quasi tutti i piatti della tradizione,
Le ricerche di mercato hanno trovato le concause di questo aumento dei prezzi che non vanno ricondotte solo al solito discorso sulla crisi del mercato, per i movimenti che la BCE ha compiuto, causando un aumento spropositato del caro vita.
I problemi sul caro prezzo dell’olio sono dovuti a due fattori esterni che mai potreste immaginare.
L’olio è il nuovo oro
Le cause dei rialzi sono: il riscaldamento climatico e l’incremento dei furti d’olio d’oliva. Il riscaldamento globale sta nuocendo moltissimo alle coltivazioni e la mancanza di materia prima è più che mai evidente. Questa scarsità di materia, in base alle più banali leggi di mercato, fa accrescere il prezzo del prodotto finito, perché tanta domanda e poca offerta, manda in crash immediato i prezzi.
La siccità, che è stata patita nei mesi scorsi ha provocato dei danni mostruosi alla produzione olearia, perché le piante, sebbene robuste e forti, hanno patito troppo il caldo torrido e il terreno indurito dalla mancanza di acqua. A questo dovete aggiungere, anche i fenomeni climatici estremi, che si scatenano improvvisamente devastando le colture.
Ladri di olive
Un fenomeno inaspettato per i coltivatori è stato quello del latrocinio nelle coltivazioni. Molti agricoltori si sono dovuti organizzare con ronde, per evitare che durante la notte, i ladri depredassero le poche olive rimaste. Grecia, Italia e Spagna, che sono tre nazioni grandi produttrici di questo alimento, hanno subito danni importanti a causa di queste ruberie.
Il risultato è che, probabilmente, la produzione non riuscirà mai a coprire il fabbisogno di mercato per questo periodo; tale resa minore ha, perciò, condotto al raddoppiamento dei prezzi all’ingrosso di questo oro liquido che è arrivato a 9 euro al litro, con un conseguente aumento al dettaglio spaventoso, perché si trovano confezioni da un litro alla cifra di 14 euro.