Mutui pazzi, tante famiglie allo stremo per i rincari: sei ancora in tempo per difenderti e risparmiare
In un periodi di crisi mai visto prima, avete visto i prezzi dei vostri mutui salire vertiginosamente, cosa accadrà poi?
E’ un periodo economico molto provante, il caro vita ha raggiunto un livello molto preoccupante e il potere di acquisto delle famiglie si è indebolito moltissimo.
Non è stato un 2023 facile per nessuno, lo stipendio medio è ancora troppo basso per coprire le spese e le difficoltà della famiglie sono state maggiormente sentite nel tasso dei mutui bancari che, dopo gli interventi della BCE, è cresciuto talmente tanto da portare le rate al doppio. Infatti, non tutti sono puntali nei pagamenti e tutti sono incerti sul futuro.
Il problema sono i mutui a tasso variabile che a causa dell’inflazione hanno subito oscillazioni preoccupanti e anche ora che, momentaneamente la BCE ha deciso di fermare il rialzo al 4,5%, gli addetti ai lavori si prospettano scettici.
La paura è che nel 2024 non sarà ancora possibile garantire stabilità e quindi i mutui a tasso variabile ne risentirebbero di nuovo e con loro tutte le famiglie con questa posizione debitoria.
Mutui che fare?
Tutte la famiglie che hanno optato per i mutui a tasso variabile, devono affrontare spese che non avrebbero mai immaginato ed è necessario che mettano in atto strategie per tutelarsi in un momento così incerto.
Il mantra deve essere salvaguardare la stabilità economica finanziaria della famiglia. L’associazione bancaria italiana (BCA) ha cercato di fornire strumenti per affrontare questo problema, ma è necessario che restiate focalizzati sul vostro budget, per avere una strategia mirata e personale.
Dovete difendervi dal caro mutui
Se siete in difficoltà finanziaria grave dovete avvisare la banca, perché potreste momentaneamente sospendere il pagamento di qualche rata, mettendola in coda o pagare solo gli interessi e non il capitale. Gli istituti bancari caldeggiano anche di allungare il mutuo ove sia possibile per abbattere rate molto alte. Un’altra opzione è rinegoziare le condizioni contrattuali della vostra ipoteca, presentando una richiesta formale all’istituto di credito.
La surroga del mutuo è un’ottima alternativa, che vi permetterà di trasferire il mutuo in un altro istituto che potrebbe offrirvi condizioni migliori, anche se le pratiche interbancarie sono infinite. Un’opzione da valutare è il “Fondo Gasparrini” che consente di sospendere il pagamento delle rate fino a 18 mesi in caso di problemi derivati da perdita o riduzione del lavoro. Per concludere potete chiedere alla banca di passare al tasso fisso, se esistono le condizioni della legge di bilancio 2023: un mutuo non superiore ai 200 mila euro, un ISEE non superiore ai 35.000 euro e non aver mai avuto ritardi nel pagamento delle rate.