Licenziamenti, quest’azienda non ce l’ha fatta: mandati a casa 1100 lavoratori | Ecco di chi si tratta
Anche se siete degli inguaribili nostalgici, dovete rassegnarvi: questa crisi sta cambiando il volto del mondo irrimediabilmente.
Probabilmente nessuno di voi si aspettava che la crisi economica avrebbe stravolto le vite di tutti in maniera così pesante e, se siete un po’ nostalgici, affezionati al modo di vivere di qualche decennio, fa sicuramente siete spiazzati.
In primis è iniziata un’epoca digitale veramente importante, con tutte le comodità che ha portato, la facilità di avere il mondo a portata di click, ha permesso a tutti di vedere film in metropolitana, leggere libri sul cellulare, spedire regali attraverso le offerte dei siti più importanti di e-commerce.
Tutto questo ha avuto un prezzo, perché il diavolo si nasconde sempre nei dettagli. Molti di voi non ricordano nemmeno, quanto era bello il Venerdì sera andare da Blockbuster, per noleggiare un film e prendere una gigantesca confezione di caramelle, magari scambiando qualche parola con i ragazzi delle negozio e farsi una risata. Ora si resta a casa, si fa scrolling per trovare un film e non si deve nemmeno più uscire. Quindi addio Block.
Oppure recarsi nei Disney store e provare le spade laser sulle piattaforme apposite e improvvisare combattimenti, ma Disney vende on line, perché è un colosso, quindi inutile sprecare denaro per dipendenti e negozi. Addio Disney Store.
Un mondo senza contatti umani
Sempre tutto molto impersonale ora, fatto di click e carrelli virtuali, che portano i brand a chiudere, perché i costi e le tasse di gestione di uno store non valgono assolutamente il prezzo,
L’ultima azienda a soffrire è la Hasbro, la mamma del Monopoly, Taboo, Brivido e mille altri giochi in scatola che hanno allietato le serate coi vostri amici. Dopo un’impennata di vendite durante il Covid e la quarantena, in cui i genitori non sapevano più cosa fare per tenere calmi i propri figli, con la crisi economica imperante, le vendite di giocattoli sono calate vertiginosamente.
Vento del cambiamento
L’amministratore delegato della Hasbro, si è trovato costretto ad emanare un comunicato in cui afferma che il calo delle vendite, dovuto alla crisi, è stato così pesante sul colosso dei giocattoli, che porterà la casa produttrice a produrre meno marchi, per cercare di risollevare il mercato.
Dopo 100 anni di vita, il gigante del gioco ha tagliato circa 1.100 dipendenti, circa il 20% della sua forza lavoro ed è un numero elevatissimo, dato che già nei mesi scorsi 800 dipendenti hanno perso l’occupazione per lo stesso motivo. Questa manovra, insieme alla decisione di produrre meno giochi, porterà al risparmio di 300 milioni di dollari. Game over.