Pensioni 2024, da Gennaio festeggiano anche gli over 75: previsti aumenti sorprendenti per tutti | Ecco quanto ti spetta
Nel 2024 gli over 75 si possono aspettarsi degli aumenti sull’importo della propria pensione con validi incrementi.
L’articolo 1, comma 310, della Legge di Bilancio ha stabilito l’innalzamento della pensione minima 2023 a 600 euro, ma solo per gli over 75. Nel complesso, è stato rivisto interamente il meccanismo di rivalutazione delle pensioni per il prossimo biennio, con un adeguamento all’inflazione su più scaglioni in base all’importo della pensione.
Tuttavia, se le pensioni con importi maggiori sono state già rivalutate – le ultime sono state quelle di importo 4 volte superiore al trattamento minimo – chi riceve la pensione minima è ancora in attesa dell’aumento. Per contrastare il fenomeno inflazionistico, si parla di una erogazione straordinaria con decorrenza 1° gennaio 2024.
La pensione minima, o trattamento minimo INPS rappresenta una soglia limite di trattamento pensionistico, al di sotto della quale la pensione non permette di raggiungere condizioni di vita dignitose. L’importo della pensione minima viene aggiornato ogni anno. Nel caso in cui un pensionato non raggiungesse questo importo viene riconosciuto un importo aggiuntivo.
Per i titolari di pensioni minime di età pari o superiore a 75 anni, e solo per il 2023, si applica un ulteriore aumento del 6,4%, portando la pensione minima a 600 euro. La Legge di Bilancio 2023 prevede che possano essere riconosciuti di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per gli over 75 e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024.
Pensione minima. A chi spetta.
L’integrazione al trattamento minimo spetta ai titolari di pensioni di vecchiaia, pensione anticipata di anzianità, spetta anche per le pensioni ai superstiti e le pensioni di reversibilità. Non spetta per le pensioni calcolate esclusivamente con il metodo contributivo, con l’eccezione di Opzione Donna. Il reddito da esaminare è quello precedente il 1° luglio di ogni anno.
Vengono esclusi i redditi esenti da IRPEF, tra cui quelli relativi a trattamenti di fine rapporto, o reddito proveniente dall’abitazione provinciale oppure dall’importo della pensione da integrare al trattamento minimo. Per l’anno venturo il tasso di rivalutazione è pari al 5,4% con una soglia del trattamento minimo che salirà a 598,60 euro.
Quali gli aumenti nel 2024
Mentre per i trattamenti pensionistici fino a 4 volte la pensione minima si applica la rivalutazione del 100% dell’inflazione, la pensione minima 2023 vedrà in proporzione un aumento ancora maggiore. Per il biennio 2023-2024 tredicesime comprese, è riconosciuto alle pensioni di importo inferiore o uguale al trattamento minimo INPS un ulteriore aumento.
Le cifre di assestamento delle pensioni arriveranno ad avere un incremento dell’1,5% per il 2023 e del 2,7% per il 2024. Questo si traduce in un importo della pensione minima 2023 pari a 570 euro nel 2023 e 580 euro nel 2024.Questo aumento può spettare già prima dei 70 anni, in quanto per ogni 5 anni di contributi (fino a un massimo di 25 anni).