Passaporto, il costo è proibitivo: ecco dove finiscono tutti i soldi che spendi per un singolo viaggio
Il viaggio è stabilito, le borse sono pronte, voi siete felici, ma vi siete accorti che dovete fare o rinnovare il passaporto.
Sapete che la burocrazia italiana è lenta, ma la colpa non è dei dipendenti che non svolgono il loro lavoro, ma dal fatto che la democrazia, che è nata dopo una guerra mondiale, aveva paura di affidare ancora il potere nelle mani di qualcuno, che un giorno forse avrebbe potuto trasportare il paese in un nuovo conflitto o fare un colpo di stato.
Si preferì decentralizzare, dando poco o nulla a tutti, ma dopo anni è evidente che nessuno ha il potere di decidere nulla, quindi a volte, capita di scontrarsi con un muro di gomma, che vi rimbalza per uffici, call center e scrivanie dove venite rimandati all’infinito al prossimo appuntamento.
Tutto ciò, oltre a essere incredibilmente frustrante per i cittadini, ha anche costi elevatissimi, perché mantenere questo apparato burocratico è veramente eccessivo per le tasche degli italiani.
Basta parlare del fatto che l’Italia sta facendo veramente fatica a passare alla digitalizzazione e i risultati sono imbarazzanti e, se dovete ad esempio fare il passaporto, si arriva a esiti sconvolgenti.
Il passaporto italiano
Questo documento è uno dei più costosi d’Europa, è quattro volte più caro di quello spagnolo e il doppio di quello tedesco, tenendo presente che in Germania gli stipendi sono in media il doppio.
Il passaporto, sia fatto ex novo che rinnovato, costa 116 euro, una cifra spropositata, anche se vi permette di viaggiare senza visto in 189 paesi, ma se lo paragonate al gemello olandese che costa 77 euro sicuramente non sarete felici, anche perché quello per i minorenni ha lo stesso costo e dura molto meno.
Perché il passaporto italiano è tra i più cari d’Europa?
Ovviamente per la burocrazia, che è troppa. Nel 2023 non si è stati capaci di creare la possibilità di fare un documento così importante in maniera telematica. Ergo con 42,50 euro alla mano dovete fare la coda alla Posta per inviare un bollettino al ministero dell’Economia e delle Finanze, che fa molto anni 80, in seguito comprerete il contrassegno amministrativo di 73,50 euro dal tabaccaio, che fa molto anni 50.
Dato che in questo periodo con stipendi bassi, crisi, impossibilità di aver l’appuntamento in questura per un procedimento più celere, la soluzione sarebbe quella di digitalizzare completamente la procedura, per snellirla e quindi abbattere i costi per ottenere il documento per viaggiare.