Truffa 18app, giovani in pericolo: furti di dati e soldi in pochi istanti | I segnali dei criminali sono inequivocabili

18app a rischio
18app a rischio- www.finanzarapisarda.com

Alcuni dei giovani nati nel 2004 hanno subito una grave ingiustizia, la procura indaga, ma molti ragazzi sono rimasti delusi.

Come sapete 18app, il bonus di 500 euro elargito ai diciottenni, per comprare libri, musica, biglietti del cinema, mostre e teatri, ha chiuso in anticipo per mancanza di fondi; la piattaforma non concede più registrazioni per “superato limite del plafond”.

La fine di questa misura era stata già preannunciata, ma nel 2024 si cercherà di colmare la lacuna, perché molti di questi ragazzi sono rimasti esclusi da questo straordinario benefit culturale e non è equo rispetto ai loro coetanei che ne hanno beneficiato.

Si vocifera che gli esclusi nel 2024 avranno modo di accedere a un fondo per la cultura presentando un Isee inferiore a 35.000 euro, con condizioni più stringenti rispetto al passato.

Quello che è successo a chi aveva potuto per tempo accedere a 18app, non era stato assolutamente preventivato, ed è andato oltre i confini della burocrazia statale e alla fine è stata coinvolta la procura, per cercare di limitare i danni.

Furto d’identità

Fingendosi impiegati dell’Ufficio Anagrafe per facilitare la procedura, alcuni malviventi hanno carpito fraudolentemente i dati dei ragazzi e hanno ottenuto gli accessi a 18app predisponendo così falsi voucher d’acquisto.

Per fare questo, per forza di cose, hanno dovuto attivare uno SPID con un provider diverso dal fornitore di questo servizio e hanno potuto fare acquisti tranquillamente, tramite aziende che si presume fossero conniventi.

identità rubata
identità rubata- www.finanzarapisarda.com

Indagini in corso

La procura di Triste ha scoperto 620 casi sparsi in tutta Italia, ma, più passano i giorni, il numero dei giovani raggirati cresce a dismisura e si reputa che ormai più di mille ragazzi siano stati ingiustamente defraudati di un loro diritto. La fattispecie ascritta è truffa aggravata e continuata per una valore stimato di 300 mila euro dice il procuratore. L’indagine è stata condotta con estremo rigore dai carabinieri della polizia giudiziaria, i quali hanno rilevato che tutti gli ordini venivano validati dalla società incaricata regolarmente dal ministero, che indotta in errore per la frode, aveva predisposto regolarmente i bonifici, portando ad esaurimento il bonus per i 2004.

Il pm ha predisposto un sequestro per tutelare i 160 mila euro ancora giacenti, prima che finissero nelle mani dei truffatori, ma questa truffa è vastissima e ora bisogna capire come tutelare i truffati e cercare di capire dai server chi siano i vertici di questo crimine aggravato ai danni dello stato che con captazione fraudolenta, si sono impossessati dei dati dei vostri figli.