Pensione 2024, con 15 anni di contributi e un piccolo calcolo puoi finalmente smettere di lavorare e rilassarti
Siete in tempo per essere dei giovani pensionati e godervi la vita, forse non lo sapevate, non perdete tempo.
La pensione di vecchiaia a 67 anni è sempre garantita con 20 anni di contributi versati, senza più il limite di importo minimo fissato a 1,5 volte l’assegno sociale anche per chi non ha versamenti prima del 1996.
Andare in pensione prima sarebbe molto bello, anche se le casse dello Stato piangono ancora le Baby Pensioni, termine con cui ci si riferisce ad un sistema pensionistico agevolato per i dipendenti pubblici, introdotto nel 1973 rimasto fino al 1992, che consentiva di andare in pensione dopo 20 anni di contributi e dopo 14 alle donne sposate con figli.
Una stima dice che più di 400.000 persone ne abbiamo usufruito ed erano dipendenti che non avevano ancora compiuto 40 anni d’età, con il risultato che questa spesa pubblica, voluta dalla Democrazia Cristiana, costa ogni anno allo Stato italiano più di 7 miliardi di euro per persone che non hanno mai versato nella casse statali i soldi che tuttora percepiscono.
Solo negli anni 90 con la crisi e il debito pubblico alle stelle si capì che il sistema delle Baby pensioni era un costo insostenibile, ma il danno ormai era fatto.
Le deroghe Amato
Se rientrate nella casistiche previste dalla normativa Amato, legge mai abrogata, potete andare in pensione anche nel 2024 con 15 anni di contributi.
Questa legge del 1992 prevede 3 deroghe precise al sistema pensionistico in vigore e, forse, potete usufruirne senza saperlo, anche se la rigidità di queste deroghe le rendono molto difficili da centrare.
Le deroghe al sistema pensionistico della legge Amato
Potete andare in pensione se al 31 dicembre del 1992 avevate maturato 15 anni di contributi versati. La seconda deroga prevede, che sia possibile terminare il rapporto lavorativo, se al 31 dicembre del 1992 eravate già stati autorizzati ai versamenti volontari dall’INPS e, anche se non li avete mai versati, potete avere accesso alla quiescenza con 15 anni di contributi effettivi versati.
La terza deroga è molto interessante da comprendere. E’ stata pensata per i lavoratori discontinui, quindi, chi ha almeno 10 anni di lavoro con 52 settimane non versate per coprire l’intero anno contributivo, ma ha maturato un’ anzianità contributiva di 25 anni, può accedere alla pensione con 15 anni di contributi, l’importante è che il primo contributo debba essere stato versato 25 anni prima della data di pensionamento. La legge non si esprime sull’età entro cui il requisito contributivo debba essere raggiunto. Forse qualcuno di voi è già in pensione e non lo sa.