Affitto, il canone d’ora in poi non sarà più un problema: con una semplice richiesta puoi recuperare 500 euro in pochi istanti
Il caro affitti non colpisce tutti. C’è la possibilità di arrivare a detrazioni molto interessanti se si posseggono determinati requisiti.
E’ all’ordine del giorno la carenza di case in affitto e soprattutto l’aumento dei canoni di locazione. Molte associazioni di consumatori si sono mosse in tal senso, ma il fenomeno sta sempre più dilagando, soprattutto nelle grandi città. Il problema tocca in maggior parte coloro che devono fare i pendolari fuori dalla propria città di residenza.
Si tratta di lavoratori o molto più spesso, di studenti che sono fuori sede per frequentare l’Università lontano dalla propria città di residenza. Le famiglie d’origine devono sobbarcarsi spesso costi onerosi e gli stessi studenti devono alle volte sacrificare il loro tempo libero per cercare un lavoro che consenta loro di autofinanziarsi per pagare l’affitto.
Come se non bastasse molti locatari preferiscono dedicare la propria casa agli affitti brevi, fonte decisamente più remunerativa sul breve termine. Per tutti questi motivi sorprende la ricerca del Sole 24 ore, per la quale solamente una media di 611 contribuenti su 100.000 conosce, o utilizza, la detrazione per gli affitti agli studenti universitari fuori sede.
Gli inquilini titolari di contratti di locazione in libero mercato hanno diritto a una detrazione pari a: 300 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro. 150 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma inferiore a 30.987,41 euro. Con il Bonus Studenti Universitari fuori sede, si può ottenere una detrazione del 19%.
Quando è detraibile l’affitto
Le spese dell’affitto per studenti fuori sede sono detraibili fino a un massimo di 2.633 euro l’anno e la detrazione fiscale prevista è del 19%. Le spese devono essere dimostrabili: attenzione, quindi, a sincerarsi che il contratto sia a norma e a conservare tutte le ricevute dei pagamenti. Si può ottenere in questo caso un rimborso fino a 500,17 euro.
La detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a euro 120.000; in caso di superamento del limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a euro 240.000. Ai fini della detrazione è necessario che gli studenti siano iscritti in un’Università situata in un Comune diverso da quello di residenza.
Come accedere alla detrazione
Per accedere alla misura, all’interno del Modello 730, il contribuente dovrà compilare il rigo E71 o E72 della “SEZIONE V – Detrazione per gli inquilini con contratto di locazione”, dove dovrà utilizzare il codice relativo alla propria categoria di appartenenza. Potranno essere beneficiari anche gli studenti iscritti ad Università in un Paese della UE.
Se a pagare l’affitto non è lo studente ma un familiare di cui è fiscalmente a carico (genitore o altri soggetti individuati dall’art. 12, comma 2 del TUIR), saranno questi a dover indicare la spesa nel Modello 730/2023. Non è possibile detrarre l’affitto se la causa del trasferimento è la frequenza a corsi post laurea, come master, dottorati di ricerca o simili.