Sequestrata la patatina virale perché mette “in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori” | Da non mangiare assolutamente

Genitori fate attenzione, dovete avere mille occhi per tenere i vostri figli sempre al sicuro, allarme generale.

I genitori di oggi sanno già che devono prestare ancora più attenzione ai lori figli, i tempi cambiano, le tecnologie pure e ormai smartphone, tablet e PC sono entrati nella quotidianità della vostra progenie.

Tutti parlano di uso consapevole della tecnologie e questo è vero, potete insegnare ai ragazzi a non fidarsi degli sconosciuti, usare la child protection per i contenuti e, se avete deciso di farli accedere ai social, avere le password e controllarli sistematicamente.

Purtroppo, non potete esser con loro H24 e come è stato per voi prima, ora anche per loro potrebbe capitare di combinare qualche guaio quando sono con gli amici. La differenza sta se si sbucciano semplicemente un ginocchio giocando, o se incappano in qualche cosa di più grave che ha bypassato i vostri controlli con il metodo più antico del mondo ovvero il passaparola.

Non potete evitare tutti i pericoli tenendoli sotto a una campana di vetro, ma, se siete informati, potete comunque far capire loro a quali rischi potrebbero andare incontro.

Challenge queste sfide che non divertono più

Ai tempi del Covid tutti sono diventati più social e si è assistito virtualmente alla nascita di sfide a scopo benefico, come lanciarsi un secchio di acqua gelata in testa o la whisper challenge (un amico tiene una cuffia con la musica sparata al massimo e risponde cose a caso a domande che gli vengono poste), che facevano sorridere ed aumentavano la beneficenza.

Si è convenuto che  l’età per iscriversi a un social è 14 anni con la supervisione di un genitore, ma, nonostante tutto, vi siete imbattuti in challenge assolutamente deprecabili come la Blackout challenge che prevede di resistere il più possibile con un cintura stretta al collo, che non solo hanno causati morti, ma che non rientrano assolutamente nei limiti della legalità.

L’antitrust procede contro Hot Chip Challenge

In seguito ad un esposto, l’antitrust procede contro l’azienda Dave’s srl, perché ha sfruttato il claim di una challenge  #hotchip, per vendere una sola patatina contenente due tipi di peperoncino il Carolina Reaper e il Trinidad Moruga Scorpio, che hanno un elevato contenuto di capsaicina. La confezione è venduta per 9,90 euro e ovviamente la pubblicità prevede di filmarsi e metter il video sui social.

Dato che questo tipo di claim attira persone giovani, la legge si domanda se l’azienda sia attenta alle norme per non nuocere alla salute, violando il codice del consumo per ingannevolezza. Troppa capsaicina può anche causare una crisi respiratoria grave e almeno per il momento è necessaria una sospensione del commercio per verificare la conformità del prodotto. Genitori siete avvisati.