Sciopero, se il volo è stato cancellato puoi ottenere un risarcimento senza precedenti: con il modulo ti ripaghi il volo e l’intera vacanza
Un volo cancellato può essere seccante ma si può risolvere con un valido risarcimento oppure con un volo alternativo.
Si stanno avvicinando le vacanze di Natale e molti italiani stanno già programmando di spenderle in soggiorni fuori Italia, usando l’aereo, magari in qualche paradiso tropicale o in una capitale d’Europa o di un altro continente, visto che i biglietti sono ormai alla portata di tutti, anche per le rotte transoceaniche e quindi, conviene approfittarne.
Ma se volare oggi è più facile e più conveniente, grazie anche ai voli low cost, che sono vantaggiosi e danno modo ai più di viaggiare liberamente senza problemi in ogni parte del mondo, ci sono sempre in agguato degli imprevisti che possono inficiare la gioia di un bel viaggio verso le destinazioni preferite e scelte con grande cura.
Succede allora che il personale di volo si metta in sciopero e che il volo venga cancellato. E non tutti sanno cosa fare in questi frangenti. E’ importante, infatti, che in tale situazione delicata i viaggiatori siano a conoscenza dei propri diritti e ricevano dalle compagnie aeree informazioni tempestive e trasparenti.
Ai sensi del regolamento europeo EC 261, come confermato da una sentenza del 2018, la compagnia ha il dovere di risarcire i passeggeri se lo sciopero del proprio personale causa la cancellazione di un volo o il ritardo di oltre 3 ore rispetto all’orario previsto. Se il volo è cancellato con meno di 14 giorni di preavviso, si ha diritto ad un rimborso.
Qual è il risarcimento per un volo cancellato
La compagnia aerea ha l’obbligo di rimborsare l’intero prezzo del biglietto, o mettere a disposizione dell’utente un volo sostitutivo oppure, in alternativa, una soluzione di trasporto valida entro un arco temporale congruo e in base alle disponibilità. Inoltre, deve pensare anche a provvedere ad un volo di ritorno in tempi brevi.
Ciò è valido anche se la cancellazione viene effettuata durante un viaggio di lavoro. Il danneggiato è la persona titolare del biglietto e non il suo datore di lavoro, quindi l’indennizzo spetta a lui, indipendentemente da chi ha pagato il viaggio e a prescindere dal fatto di essere dipendenti privati o pubblici e indipendentemente dal costo del biglietto.
Come fare per ottenere il risarcimento
Innanzitutto bisogna avere questi requisiti: essere stati puntuali con il check-in; il volo è partito o atterrato in territorio UE; la compagnia aerea è veramente responsabile della cancellazione; il volo in oggetto non deve risalire a più di 1,5 anni fa; il tipo di prenotazione, se il viaggio entra in un pacchetto all inclusive oppure no.
Secondo Altroconsumo, si può chiedere il rimborso del biglietto (da effettuarsi entro 7 giorni) direttamente sul sito della compagnia, oppure un volo alternativo non appena possibile o in altra data di gradimento del consumatore. Inoltre si ha diritto a un ulteriore indennizzo monetario variabile, da domandare per lettera alla compagnia aerea.