Caro vita, le città con tasse più alte d’Italia: ” oltre il 60% delle famiglie ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese” | Meglio stare lontani da queste città

La pressione fiscale è diventata decisamente una cravatta troppo stretta che non riuscite ad allentare purtroppo.

I politici italiani parlano molto di fisco e tasse, dicono che pagare le tasse è fondamentale per ridistribuire la ricchezza e perché la spesa pubblica è flessibile al rialzo, per poter allargare lo stato sociale.

Teorie molto carine, fatte dagli economisti del boom, che così volevano lottare contro la disoccupazione, alzando il volume dei consumi.

Oggi pagare la tasse significa ridistribuire la ricchezza dal ceto medio a quello ricco (contraddizione di termini a causa di leggine fiscali aberranti elaborate ad hoc) e il metafisico sistema del debito pubblico, conduce gli interessi solo ed unicamente nelle tasche del management statale e para statale.

Non sono dicerie qualunquiste, ma l’amara realtà  di in paese retrogrado e privo di buon senso. La riforma del catasto, che questo governo inneggia come la trionfante cavalcata delle Valchirie ha senso? Pensate ad un esempio semplice: secondo voi è una casa di lusso un appartamento di 80mq a Milano a City Life o una casa da 280 in una periferia deprimente anche per la depressione come Lambrate? Per la riforma sarà lusso e, probabilmente, categoria A al catasto la casa di Lambrate.

Italia sotto pressione

Senza fingere di essere dei populisti, sapere che solo le grosse rendite finanziare e i i grossi capitali di industrie mondiali sono in grado di sostenere le esose richieste dei governi di tutti i tipi, che si sono succeduti nei tempi, è solo un triste consolazione per un paese che fatica ad arrivare alla fine del mese.

La rivalutazione catastale che arriverà farà aumentare il gettito fiscale, perché le case di lusso in Italia allo stato attuale sono una percentuale ridottissima del patrimonio immobiliare del paese e coprono, con l’IMU obbligatoria, solo l’1% del gettito fiscale. Quindi il modo che è stato trovato per rimpinguare le casse è ancora quello di tassare il ceto medio.

In alcune regioni italiane la tassazione è oltre il limite

La pressione fiscale più insostenibile è quella laziale, in questa regione si pagano le tasse più alte di tutta Italia. Dal prossimo anno la regione subirà un aumento esponenziale per oltre 1,6 milioni di contribuenti con reddito compreso tra i 15.000 e i 40.000 euro, a causa di un ammanco di 300 milioni di euro stanziati dalla precedente amministrazione. Se in famiglia si lavora in due, si pagheranno 600 euro in più di tasse all’anno.

A Milano stessa situazione, anche se non arriva alle cifre enormi del Lazio, la Lombardia ha deciso di mettere definitivamente in ginocchio le sue famiglie.