Migliori ospedali 2023: Italia non pervenuta, il podio è molto lontano da noi | La crisi della Sanità nazionale è evidente a tutto il mondo
L’assistenza medica di alta qualità è molto importante, perché tutti vogliono il top quando si è fragili e degenti.
La sanità è il punto cardine del welfare di uno stato, l’eccellenza medica è una garanzia per i cittadini che si rivolgono al servizio pubblico, dato che tramite le copiose tasse vorrebbero vedere garantito uno dei diritti inalienabili: la salute.
In questi ultimi anni è un tema molto discusso quello delle prestazioni medico-assistenziali, si dibatte in continuazione se sia meglio privatizzare il servizio sanitario su modello americano o lasciare che sia lo Stato ad occuparsi dei pazienti.
Tante sono le scuole di pensiero, divise in un annosa discussione su chi possa tutelare al meglio i cittadini.
Newsweek ha condotto un’inchiesta interessante valutando 2,300 ospedali in 28 paesi del mondo.
I migliori ospedali
Per capire come si possa definire un ospedale di qualità, è fondamentale valutare le prestazioni dei suoi medici, la qualità dei test clinici, la quantità di pazienti sopravvissuti e il trattamento da essi ricevuto. Molti istituti diventano eccellenze in base alle aeree mediche di cui decidono di occuparsi precipuamente.
Ci sono luoghi superiori agli altri per la neurologia, la chirurgia o per gli studi per la lotta contro il cancro. Gli ospedali statunitensi e Canadesi sono in cima alla lista di questa classifica, ma la Francia e la Germania hanno ottenuto una buona pozione, dato che sono comunque nella top ten.
Sanità italiana in crisi
Che la Sanità italiana stia attraversando uno dei momenti peggiori, non è un mistero per nessuno. I TG mostrano immagini tremende di pazienti lasciati a sé stessi per la carenza di personale e, quasi quotidianamente, qualcuno del personale subisce un’aggressione fisica da parte dei parenti in pronto soccorso, perché le ore di attesa sono diventate giorni, senza che un malato veda l’assegnazione ad un reparto specifico. I tagli alla sanità pubblica hanno reso difficile lavorare in una struttura ed essere un malato all’interno di una struttura.
Nella lista stilata, il Policnico Gemelli di Roma si trova al trentottesimo posto, il San Raffaele e il Niguarda di Milano sono, rispettivamente, al sessantaquattresimo e sessantacinquesimo posto. Solo per quanto concerne l’oncologia il nostro paese si è guadagnato il diciannovesimo posto in classifica con l’istituto nazionale tumori. Dati non molto gratificanti, dal momento che in un ventennio abbiamo perso punti in maniera vertiginosa, e non sembra che nel prossimo futuro la situazione sia destinata a migliorare.