Non riesci a pagare l’affitto? Lo Stato ti copre le spalle, puoi ottenere fino a 12mila euro di sostegno: li richiedi in pochissimo tempo

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pagare l’affitto- www.finanzarapisarda.com

Se non riuscite a pagare l’affitto non dovete vergognarvi, c’è crisi e il mercato ne risente. Rimboccatevi le maniche e cercate soluzioni.

Tempi duri anche per gli affittuari. Il caro vita è alle stelle e, in un paese sempre più povero, non si riesce ad essere sempre puntali con tutti i pagamenti.

I solleciti arrivano dai fornitori di luce e gas, dal locatore, dalla finanziaria per pagare la cucina e vi sentiti travolti, perché, se mancano i soldi, non si possono far apparire per magia.

Non se ne parla mai, perché gli italiani sono un popolo fiero ed orgoglioso e la paura dello stigma della povertà non è ancora socialmente accettato. Tuttavia, bisogna accettare che l’inflazione, il susseguirsi di governi disattenti e i conflitti bellici in atto non hanno aiutato il Paese in una crescita economica equa e la scomparsa di quello che una volta era il ceto medio è più evidente che mai.

E’ necessario avere il coraggio di chiedere aiuto, quando si è in difficoltà per non peggiorare la propria situazione debitoria.

Cosa fare quando entrare e uscite non corrispondono

Se avete provato a creare un budget planning, ma vi siete accorti di essere in una situazione temporanea di difficoltà, dovete muovervi in anticipo e con fermezza per evitare che le conseguenze delle vostre morosità si aggravino. Non potete semplicemente ignorare i solleciti.

Potete cominciare contattando i fornitori di luce e gas e formulare un piano di rientro rateale, che graverà meno sulla vostra famiglia e. per quanto concerne il vostro affitto, potete cercare con la massima serenità di parlare col vostro locatore, spiegando il problema e cercando di trovare una soluzione extragiudiziale, per dilazionare i pagamenti dei canoni. Il vostro locatore, però, non ha obbligo giuridico, se non quello del buon cuore, ad aiutarvi in caso di mancato pagamento e, quindi, qualora si rifiutasse di venire in vostro aiuto, dovete affidarvi ad un piano assistenziale

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Lo Stato aiuta in caso di morosità incolpevole

Qualora vi troviate in difficoltà a pagare le vostre pigioni per morosità incolpevole, lo Stato può sopperire al vostro disagio. Se avete un ISEE che non supera i 26.000 euro, se avete una malattia grave che riduce la vostra capacità lavorativa, se il vostro contratto di lavoro  ad interim non è stato rinnovato o siete in cassa integrazione e se siete stati licenziati, lo Stato ha predisposto un contributo fino a 12.000 euro per pagare i vostri affitti arretrati.

La domanda per questo contributo deve essere presentata al proprio Comune o contattando l’URP degli uffici competenti per conoscere le modalità previste per richiedere il contributo affitti per morosità incolpevole entro i termini stabiliti dai decreti comunali.