IMU, allarme aumenti: ora per queste categorie sarà un vero salasso | Se abiti qui il Comune ti svuota il portafoglio
Nel 2024 aumentano le aliquote IMU in tutta Italia. Attenzione alle categorie, poichè ci saranno delle riesamine delle categorie di immobili.
Entro il mese di ottobre, i Comuni devono deliberare le nuove aliquote Imu secondo quanto deciso dal Ministero dell’Economia e Finanze il 7 luglio di quest’anno, pubblicato il successivo 25 luglio. Le delibere con le nuove aliquote devono essere pronte e pubblicate entro il 28 del mese. C’è la possibilità quindi che i ritocchi siano verso l’alto.
Ogni Amministrazione comunale potrà quindi cambiare parte dell’aliquota Imu di competenza, al rialzo o al ribasso, anche all’interno di ogni categoria interessata, sempre nel rispetto dei limiti previsti dal Ministero e dei “principi di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione”. Senza variazioni, si paga come l’anno prima.
Le Amministrazioni dovranno servirsi esclusivamente dell‘applicazione informatica disponibile sul sito del Dipartimento del MEF. Le delibere dovranno essere redatte anche in mancanza di modifiche. Senza delibera, per il primo anno, verranno applicate le aliquote base a livello nazionale. I pagamenti d’imposta sarà sempre attraverso il modello F24.
I Comuni avranno la possibilità di “diversificare”, modificando in parte le quote. Le prime case rimangono in gran parte esentate dall’Imu, le seconde e terze case entrano in un ambito fiscale più complesso. La diversificazione non rappresenta una autonomia completa e libertaria, ma piuttosto una libertà regolamentata, con specifiche linee guida.
Quali sono le differenze di aliquota
Il Decreto fornisce delle chiare indicazioni in merito di diversificazione. Si comincia con definire le principali categorie immobiliari, come abitazioni principali, fabbricati rurali, terreni agricoli etc. Da qui si fa una disamina delle caratteristiche di ogni unità. Ad esempio per la categoria “terreni agricoli” si analizzano i vari aspetti d’utilizzo.
Per le categorie “Abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9″ e “Fabbricati rurali ad uso strumentale”, non si può introdurre alcuna variazione. I Comuni che vogliono diversificare devono rispettare principi ben precisi. Non diversificare le quote comporta per il Comune una specifica delibera di approvazione elaborata in via informatica.
Le città dove si pagherà di più
Se si è proprietari di una seconda casa, è bene fare attenzione alle città più care. Al primo posto troviamo Roma, con una tassa che si aggira intorno ai 2.064 euro. La affiancano Milano e Bologna, con cifre che toccano rispettivamente i 2.040 e 2.038 euro. Fra le meno care, invece, troviamo Sondrio, Crotone, Catanzaro, Gorizia e Asti.
Nonostante il cambio di aliquota dell’imposta Imu 2024, la situazione generale non dovrebbe cambiare drasticamente e alcune città potrebbero vedere solo piccoli aggiustamenti. Come detto, le modalità di pagamento dell’imposta non cambieranno. Il versamento avverrà tramite modello F24 secondo i canoni espressi da ogni singola Amministrazione.