Fisco 4.0 ora l’Agenzia delle Entrate ha un nuovo e incorruttibile alleato | Gli evasori hanno le ore contate

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All’Italia servono tanti soldi in tempo di crisi e il Fisco è lo strumento per cercare tutti quelli che non avete dichiarato.

Il ministro Giorgetti lo dice da tempo, esser un governo che da sussidi è facile ma nocivo, perché questi aiuti divorano letteralmente il capitale utile per la spesa pubblica.

Sembra un controsenso, gli italiani sono in difficoltà e non hanno potere d’acquisto, il governo taglia le spese ogni dove, qualcuno merita qualche bonus, ma alla fine la crisi è sempre crisi e, sinceramente pagare le esose tasse pretese dallo stato statisticamente è diventato complesso.

Un paese difficilissimo da governare per chiunque, la situazione è veramente degenerata da anni, è questa legge di bilancio di cui si parla da mesi è farraginosa, frutto di un complicato taglia e cuci.

L’unica certezza è che con le pressioni dell’UE e della BCE , il paese deve assolutamente assottigliare il debito pubblico.

Cosa vuole fare l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia, già da qualche anno, ha applicato una politica tolleranza zero, perché mira all’incasso, nel 2023 sono stati recuperati più di 4 miliardi di euro da versamenti dovuti e controlli, 6 miliardi da irregolarità, 5 miliardi da multe e quasi 3 miliardi dagli interessi maturati dai ravvedimenti dei cittadini.

Lo stesso Giorgetti ha ricordato che, se i tassi sui mutui non fossero stati così esosi e l’inflazione così spropositata, nelle tasche del ministero ci sarebbero stati 14 miliardi di euro in più, forse una cifra un po’ esagerata, ma sicuramente dimostrativa sul fatto che gli italiani non hanno più soldi. Quindi l’Agenzia delle Entrate deve marcare a uomo i contribuenti per far entrare nelle casse del Fisco fino all’ultimo centesimo.

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L’Agenzia delle entrate entra nel mondo di Asimov

Per sostenere l’attività di riscossione, grazie alle nuove tecnologie come l’ A.I , il machine learnig (modelli statistici senza bisogno di istruzioni) e il text mining (per analizzare i dati), verrà monitorato il comportamento dei contribuenti che hanno subito un controllo fiscale, per verificare il livello di fedeltà fiscale. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarà possibile, tramite controlli incrociati, verificare la corrispondenza del tenore di vita coi i dati fiscali raccolti.

In questo modo, verrà monitorata anche la fittizia residenza all’estero con acquisizione massiva dei dati, per verificare dove il contribuente si sposta e l’intercettazione di conti correnti italiani per persone residenti all’estero che non presentano la dichiarazione dei redditi, occultando grossi capitali. Il Fisco dice che punterà sulla qualità dei controlli, ma tutto sembra molto 1984 di George Orwell.