Allarme salute, la fine della sanità pubblica sta per arrivare: queste prestazioni ora saranno tutte a pagamento
Se prendete tra le mani la nostra Costituzione troverete scritto qualcosa di bellissimo:” la salute è un diritto di tutti”.
Quanto voleva bene al popolo italiano la Costituente, nel momento di redigere i principi fondamentali che avrebbero sorretto la repubblica italiana, non si scordò di enunciare che lo Stato avrebbe tutelato i suoi cittadini per garantire a tutti le cure mediche.
L’Emilia Romagna resta in cima alla lista come la regione con la gestione migliore del servizio sanitario, perché, da quando vige il sistema dell’autonomia differenziata tra regione a regione, è riuscita a garantire ai residenti un buon rapporto di qualità.
Ogni anno, quando è tempo della stesura delle Legge di Bilancio, si spera che i fondi per il servizio sanitario nazionale siano integrati e sia possibile garantire ovunque un standard qualitativo elevato.
Questo perché fino al 2000 l’OMS elogiava l’italica sanità, sebbene già in crisi, mentre oggi a distanza di 23 anni il paese è precipitato in un baratro disastroso, fatto di continui tagli, costi delle prestazioni essenziali esosi, strutture fatiscenti e personale scarso.
Una tragedia che mai avreste potuto prevedere
Dopo la pandemia, tutti avete pensato che le impellenti necessità di garantire soccorso e salute avrebbero dato quella scossa necessaria alla macchina burocratica, cosicché si mettesse in moto per migliorare i servizi al cittadino.
Invece, assistete al degrado che avanza come se il nulla stia inghiottendo gli ospedali italiani. I malati sono abbandonati, dal momento che non ci sono medici per garantire un servizio, e le liste d’attesa per certe visite sono ridicole. Episodi vergognosi si verificano quotidianamente nei pronto soccorsi, dove i pazienti sono lasciati a loro stessi senza nessuno in grado di far fronte alle emergenze; la calura estiva del 2023 ha costretto molte persone anziane a rivolgersi a pronto soccorsi così congestionati che lasciavano persone nei corridoi senza aiuti e qualcuno è morto dopo aver trascorso in P.S. 43 giorni senza che venisse assegnato ad un reparto.
Assistenza sanitaria 24 ore al giorno: se paghi
Queste realtà a pagamento chiamate “ambulatori-pronto soccorso”, stanno sorgendo nel privato, per curare prestazioni non urgenti solo a pagamento molto costose. Per far un esempio. se si dovessero saldare, come in America, le cure per un’appendicite, si parla di una cifra che si aggira intorno ai 20.000 euro e, francamente, pochissimi italiani possono permettersi questo esborso.
Purtroppo, la mancanza di finanziamenti alla sanità pubblica è una cancrena che tutti i governi di tutti i colori hanno continuato ad alimentare, fino ad arrivare al punto che prenotare una visita da un neurologo in libera professione con un attesa di due settimane a 200 euro all’interno dell’ospedale é la normalità, mentre attraverso la mutua potreste aspettare anche 8 mesi. Una vergogna.