Quanto consuma (davvero) un condizionatore per riscaldare casa: la soluzione per l’inverno è a portata di mano
Usare il condizionatore in inverno: vantaggi, consumi e strategie per il riscaldamento efficiente senza rischiare bollette iperboliche
Se hai mai considerato l’idea di utilizzare il tuo condizionatore per scaldare la casa durante l’inverno, sappi che non sei solo. Molti di noi, almeno una volta, si sono chiesti se questa soluzione possa essere davvero vantaggiosa e allora ecco cosa bisogna sapere sui consumi che si dovranno sostenere e i consigli per riscaldare in modo efficiente.
Il condizionatore non è solo il compagno dell’estate che ci tiene freschi durante le ondate di calore. In inverno, può svolgere un ruolo importante nel riscaldare l’ambiente domestico. Tuttavia, il timore principale riguarda i costi ed infatti gli esperti suggeriscono di mantenere la temperatura a 20°C, con picchi di 23-24°C nelle giornate più fredde per limitare i consumi: una giacca in più protegge comunque dal freddo e non appesantisce la bolletta.
Il condizionatore in inverno può essere efficiente nel riscaldare rapidamente l’ambiente, ma non sempre è l’opzione più economica, specialmente se il sistema non è all’avanguardia. La chiave sta nel trovare un equilibrio tra efficienza riscaldante e convenienza economica.
La domanda principale è: quanto consuma il condizionatore in confronto ad altri sistemi di riscaldamento? Questo dipende da vari fattori e tra poco vedremo quali. Per riscaldare singole stanze, il condizionatore può essere un’opzione vantaggiosa, se usato per brevi periodi: e se invece decidessimo di usarlo per tutta la casa?
Una scelta ibrida può essere la migliore
I condizionatori efficienti – quelli di ultima generazione solitamente lo sono più di altri – nonostante un costo iniziale più elevato, si distinguono per la loro capacità di riscaldare rapidamente. La strategia migliore? Alternare l’uso del termosifone al condizionatore per ottimizzare i consumi, ovviamente a patto di disporre di entrambi gli impianti.
Combinare i due sistemi di riscaldamento, infatti, può portare a notevoli risparmi su gas ed elettricità. I termosifoni riscaldano l’intero ambiente, mentre i condizionatori possono essere utilizzati autonomamente nelle stanze, riducendo la spesa complessiva: l’accortezza sta nel far subentrare il condizionatore quando l’ambiente inizia a raffreddarsi perché l’impianto è stato spento, come capita spesso nei condomini, quando il riscaldamento è centralizzato. Serviranno circa 15 minuti ad un condizionatore per riportare la temperatura della stanza intorno ai 20° avendo l’accortezza di non superare i 24.
Quanto costa scaldarsi con il condizionatore
Una risposta precisa sui costi non esiste: dipende dalle dimensioni della casa e dei singoli ambienti e dalla capacità di isolamento dell’abitazione. Inoltre, è necessario riflettere che, mentre i termosifoni riescono ad incidere sulla temperatura di tutti gli ambienti, i condizionatori sono pensati per esercitare la loro funzione su ciascuna stanza in cui siano installati.
Una stima approssimativa per scaldare una casa solo con il condizionatore potrebbe essere di circa 10-12 euro a settimana, considerando un uso medio di 50 ore settimanali. Questo si traduce, allo stato attuale, in un totale costo compreso tra i 48 o i 50 euro al mese. Si tratta, comunque, di un calcolo puramente indicativo: il fluttuare del costo dell’energia, la temperatura esterna e le prestazioni energetiche della vostra abitazione sono tutti fattori che possono far aumentare – ma anche ridurre – i costi di riscaldamento.