Dichiarazione dei redditi, se detrai questa spesa recuperi quasi 3mila euro: una vera svolta per le famiglie in difficoltà
Esistono alcune spese fisse che un lavoratore dipendente può detrarre, generando così un risparmio fiscale considerevole. Quali sono?
I lavoratori dipendenti, come sappiamo, presentano la propria dichiarazione dei redditi attraverso il Modello 730. Negli ultimi anni l’Agenzia delle Entrate, grazie all’interconnessione ed integrazione delle banche dati pubbliche, mette a disposizione del contribuente, sul proprio portale, una versione precompilata di tale modello.
Si tratta di una importante novità, che consente a molte persone di presentare la propria dichiarazione in autonomia, senza dover necessariamente passare da commercialisti o CAF. Per questo motivo è da considerarsi importante conoscere alcuni aspetti fiscali che possono aiutarci a risparmiare qualcosa sulle tasse.
Innanzitutto, bisogna sapere che molte spese, da noi e dalle persone a nostro carico sostenute, sono da considerarsi detraibili. Ciò significa, semplificando, che una percentuale variabile del loro importo è sottraibile dal nostro montante di tasse da pagare.
Ad esempio, le spese mediche danno diritto ad una detrazione del 19% del loro totale, sottratta una franchigia di 129,11 €. Ci sono però anche altre spese – che molte famiglie sostengono – che possono aumentare anche di parecchio la nostra detrazione, abbattendo così il carico di tasse da pagare. Vediamo quali sono.
Detrarre le spese per l’affitto
Così come esiste una detrazione fiscale per chi accende un mutuo per l’acquisto della prima casa, anche per i nuclei familiari che vivono in affitto è possibile ottenere qualche vantaggio fiscale. In particolare, sono detraibili le spese per l’affitto della prima casa, se il contratto dio locazione – a canone libero o concordato – è regolarmente registrato.
Per i primi, ossia gli affitti a canone libero, è prevista una detrazione fissa di 300 € per coloro che hanno un reddito inferiore a 15.493,71 € e di 150 € per un reddito compreso tra i 15.493,71 € e i 30.987,41 €; per i secondi, ovvero gli affitti concordati a canoni inferiori a quelli di mercato – esiste una detrazione fissa pari a 495,80 € per i redditi sotto i 15.493,71 € e di 247,90 € per quelli compresi tra i 15.493,71 € e i 30.987,41 €.
Detrarre ancora di più
Ma attenzione però: è possibile ottenere ulteriori vantaggi fiscali – detraendo l’affitto – se si è in una determinata particolare situazione.
Infatti tutti i giovani under 31 possono detrarre il 20% delle spese del canone di locazione, sino ad un massimo di 2.000 € l’anno. Per chi invece si trasferisce per lavoro a più di 100 km dalla vecchia residenza, spetta una detrazione doppia rispetto a quella relativa ai canoni concordati. Infine, per chi ha figli studenti fuori sede ancora a carico, è possibile portare in detrazione al 19% anche le spese dei loro affitti, per un massimo annuo non superiore ai 2.633 €.