Avvocato gratis, tra due mesi non potrai più richiederlo: questi sono i limiti da rispettare per farti aiutare dallo Stato
Quante volte avete subito un’ingiustizia e avete lasciato perdere, perché non volevate intraprendere l’iter processuale troppo costoso?
Moltissimi sono i motivi per cui le persone faticano a richiedere il consiglio di un avvocato e il più scoraggiante è quello da ricercare nella paura dei costi. La legge sarà anche uguale per tutti, ma solo chi è danaroso può permettersi di sostenere le spese legali.
In Italia vige anche una grande mancanza di fiducia nel sistema giudiziario, rispetto agli americani che si fanno causa per qualsiasi cosa, gli italiani hanno la convinzione che procrastinare permetterà ai problemi di risolversi come per incanto e l’incertezza sugli esiti giudiziali non aiuta ad agevolare le persone a chiedere un parere legale.
Tutta la complessità dell’iter burocratico giudiziario intimidisce molto ed è per questo che, purtroppo, i comportamenti evitativi in campo legale sono una dura realtà con cui vi scontrate spesso.
Esser più informati, potrebbe essere una buona soluzione per intraprendere una causa. Non è assolutamente giusto che subiate ingiustizie solo per scarsa conoscenza delle pratiche legali o per la paura di dover affrontare esosi esborsi che potrebbero danneggiarvi.
Avvocato d’ufficio e patrocinio gratuito
Tutti hanno diritto alla difesa ed esistono due istituti molto importanti: l’avvocato d’ufficio e il gratuito patrocinio. Il primo è previsto in materia penale quando non si disponga di un avvocato. Il P.M. o il giudice, in questo caso, attingeranno dall’elenco dei difensori del Consiglio dell’Ordine Forense un legale con l’obbligo di prestare il suo servizio a spese dell’imputato.
Il patrocinio gratuito è un beneficio di cui si può usufruire se non si sia mai subita una condanna ed è interamente a carico dello Stato, qualora il richiedente abbia certe caratteristiche reddituali dichiarate con autocertificazione (responsabilità penale in caso di dichiarazioni mendaci), per questo motivo rivolgersi sempre al patronato per avere un esatta certificazione reddituale, che nel 2023 è stata su un imponibile di 11.734,93 euro.
Cosa è cambiato?
Il nuovo decreto interdirigenziale ha fissato un soglia reddituale differente di 12.838,01 euro, in virtù di un aumento del costo della vita pari al 9,4%. L’ultimo indice faceva riferimento a prezzi del 2020, mentre per legge l’adeguamento deve avvenire ogni due anni seguendo l’andamento dell’inflazione.
L’istanza di ammissione al gratuito patrocinio, oltre ai dati fiscali del richiedente, deve contenere le prove in fatto e in diritto della non infondatezza della pretesa da far valere, con una specifica delle prove che si vogliono ammettere a giudizio. Queste integrazioni alla richiesta del gratuito patrocinio devono esser fornite entro due mesi dalla domanda a pena di inammissibilità, sia per il processo civile che per quello penale.