L’RDC non è sparito, puoi averlo di nuovo nel 2024 | Queste sono le famiglie che possono contare sull’assegno statale

Reddito di cittadinanza rdc
Focus sul “Reddito di Cittadinanza”. FinanzaRapisarda.com

Reddito di Cittadinana, proroga fino al 30 novembre 2023 per la presa in carico: una boccata di ossigeno per le famiglie vulnerabili 

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è stato oggetto di confusione nelle ultime settimane, ma una recente proroga offre nuove speranze a chi se lo era visto sospendere con i famigerati sms arrivati dall’Inps su migliaia di cellulari. Scopriamo cosa c’è di nuovo.

Con la legge di Bilancio 2023, si stabiliva che il RDC sarebbe stato concesso per un massimo di sette mensilità, ma le famiglie con membri disabili, minorenni o over 60 avrebbero potuto continuare a percepire il sostegno anche oltre la data spartiacque.

Inoltre, qualora la platea delle persone “non occupabili” fosse stata presa in carico dai servizi sociali del comune di residenza, anche in quel caso si sarebbe potuto scongiurare l’esclusione dal reddito di cittadinanza, purché i servizi municipali si fossero attivati entro il 31 ottobre 2023.

Il nuovo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e collegato alla legge di Bilancio 2024, però contiene alcune importanti novità, soprattutto a beneficio dei nuclei famigliari più esposti e che sono tra coloro il cui sostegno è stato sospeso e che attendono che venga riattivato.

La proroga del 30 novembre

Ed ecco, appunto, che il nuovo decreto offre un’arma in più ai servizi sociali del comune di residenza, che avranno un mese di tempo in più per effettuare la “presa in carico” dei soggetti non occupabili.

Il nuovo termine, infatti, è stato prorogato fino al 30 novembre 2023 per comunicare l’avvenuta presa in carico delle famiglie, una scadenza estesa di un mese e che, comunque consente di ricevere anche tutte le somme non erogate durante l’eventuale sospensione.

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Sostegno alle famiglie in difficoltà. FinanzaRapisarda.com

Scadenza finale del 31 dicembre 2023: va in pensione il Rdc e arriva l’Assegno di Inclusione

Ma la novità non è solo questa: il ministero del Lavoro ha infatti chiarito che le persone con un’invalidità tra il 45% ed il 66% sono considerati “non idonei al lavoro”, rimettendo in corsa anche tutta una serie di soggetti e famiglie che, nei mesi scorsi, erano stati esclusi dal reddito di cittadinanza.

Nonostante questi nuovi elementi, però, è essenziale sottolineare che il termine finale per beneficiare del RdC rimane il 31 dicembre 2023: dal 1° gennaio 2024, infatti, si passerà all’Assegno di Inclusione.