Pensioni, aumenti incredibili già da Novembre | Ecco chi festeggerà con le grandi novità del Governo
La legge di Bilancio 2024 riserva delle fantastiche novità nel decreto fiscale pubblicato il 18 ottobre. Scoprite gli aggiornamenti.
Via libera a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2024 che prevede una manovra di quasi 24 miliardi di euro.
Avrete accolto con piacere i bonus previsti per i lavoratori con figli, un leggero taglio al cuneo fiscale che vi opprime e anche la previsione di incentivi per favorire l’assunzione dei giovani.
Il governo ha tagliato le spese di 8 miliardi di euro dai vari Ministeri, quantificate nel 5% di tutti i costi discrezionali. Questa manovra, dice il Ministero dell’Economia, si pone nel totale rispetto delle regole europee ed è stata pensata alla luce della fragile situazione economica che si sta vivendo a causa delle crisi russo-ucraine e in medio-oriente.
Lo spirito del nostro bilancio, hanno rimarcato, è quello di concentrarsi su poche grandi priorità del paese nell’immediatezza, per salvaguardare le fasce più deboli.
L’entità della manovra finanziaria
La premier Meloni ha definito questa manovra “seria, realistica, che non disperde risorse, ma le concentra sulle gravi urgenze”. Il decreto legge dovrebbe sostenere il potere d’acquisto e riuscire finalmente a contrastare in maniera proattiva l’inflazione sempre più pressante. L’aumento generale dei prezzi nel 2022 era attestato su quasi l’8,1% .
Per questo motivo il governo ha vagliato provvedimenti per agevolare il fisco, il lavoro, i finanziamenti e le pensioni. Il tutto a conferma che una delle priorità governative è cambiare la gestione della spesa pubblica e riformare la politica fiscale, per cercare di aiutare tutti coloro che continuano a vivere sulla soglia della povertà; ricordate che in Italia sono considerati “poveri” due individui che vivono con un reddito mensile di circa 1.100 euro.
Aumento pensioni
Per quel che riguarda i profili previdenziali si conferma il calcolo delle perequazioni pensionistiche già stabilito. Per quanto concerne i canali di pensionamento, si è anticipato che quota 103 verrà rimodulata in quota 104 con 41 anni di contributi versati a 63 anni d’età entro il 31 dicembre del prossimo anno. Gli aumenti derivati dalla perequazione riguarderanno tutti i tipi di forme pensionistiche e saranno calcolati sul totale degli assegni mensili, invece che sul montante pensionistico.
Una misura di questo tipo porterà vantaggi ai pensionati con redditi molto bassi e riguarderanno 16 milioni di persone che otterranno un aumento medio di 20 euro al mese. Le manovre degli ultimi anni hanno portato le pensioni minime ad un valore di almeno 600 euro mensili. Questo aumento sarà già anticipato al 1 dicembre 2023 e con effetto retroattivo.