Troppo stanco per lavorare? L’INPS ti paga la malattia: puoi smettere sin da subito| Lo fanno già in 300mila: ecco come
La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita e a volte purtroppo sopraggiunge la stanchezza.
La stanchezza è qualcosa di molto comune, i ritmi frenetici a cui siete sottoposti spesso vi fanno pensare di mollare tutto e dormire almeno 24 ore di fila.
E’ giusto ascoltare il proprio corpo e rispettare i suoi bisogni, tutti voi dovete sempre ritagliare del tempo per il vostro benessere psicofisico e ricaricare le batterie, quando sentite che è arrivato il momento per farlo.
Nella società moderna non è socialmente accettato sentirsi stanchi, è come se il tempo scorra al doppio della velocità e a nessuno sia concesso un attimo di respiro. In Giappone esiste il termine “karoshi” che in italiano si potrebbe tradurre con morte per troppo lavoro, senza adeguato equilibro tra riposo e stress.
Sicuramente, anche voi vi siete chiesti se sia possibile mettersi in malattia dal lavoro quando si è eccessivamente sovraccaricati, per recuperare le energie perdute.
Sentirsi stanchi e fuori forma nuoce al lavoro e a voi stessi
Un eccessivo carico di lavoro può portare al verificarsi di patologie serie, che non vanno confuse con la semplice stanchezza e, dal momento che non volete esser come i giapponesi che si lasciano andare al karoshi, è necessario che corriate subito ai ripari, rivolgendovi a un medico.
Ovviamente, non potete mettervi in malattia o prendervi ferie non autorizzate solo perché avete fatto tardi ad una festa e non ve la sentite di andare al lavoro, questo sarebbe molto immaturo e irresponsabile; tuttavia se percepite che il vostro corpo vi lancia dei segnali particolari non disperate, perché il sistema sanitario non vi abbandonerà.
Malattia causata da stanchezza cronica
La stanchezza cronica è una patologia che colpisce 300mila italiani caricati da un’eccessivo stress da lavoro che rende difficoltosa la quotidianità, perché non ci si sente mai abbastanza riposati. In altre parole la spossatezza fisica e mentale da superlavoro diventa invalidante, dal momento che può esser il sintomo secondario di una depressione che porta l’individuo in uno stato di prostrazione fisica tale da aver bisogno di aiuto.
Se vi accorgete di non aver più la stessa capacità di concentrazione, se avvertite costantemente dolori muscolari, debolezza e cefalea continua, che limitano la vostra quotidianità, è arrivato il momento di sottoporsi ad una visita medica, seguire il protocollo che eventualmente ha predisposto il vostro datore di lavoro e mettervi in malattia facendovi seguire possibilmente da uno psicoterapeuta che vi indicherà il percorso migliore per ritrovare l’equilibrio perduto.