Bollette, quest’anno saranno più alte che mai e la colpa non è dell’inflazione | In una settimana è cambiato tutto

Caro energia
Costi energetici in rialzo. FinanzaRapisarda.com

Come un anno fa, l’inverno fa paura per i rincari su bollette e carburanti. Ma stavolta l’inflazione non c’entra 

Rischiamo di passare un altro inverno con le tasche sempre più vuote: gli analisti di tutto il pianeta temono che, già dalle prossime settimane, ci sia un’impennata dei costi energetici e di carburante che, inevitabilmente, finiranno con il riflettersi sul nostro portafogli.

Oltre all’inflazione, infatti, bisogna fare i conti con le situazioni internazionali e già, nel recente passato, abbiamo dovuto scendere a patti con gli effetti della crisi Russo-Ucraina, che ha costretto tutta l’Europa a guardare altrove per rifornirsi di materie prime.

Ora la situazione sembra addirittura peggiorare: l’unico aiuto, in questo momento, ci viene dal clima che, ancora, lascia spazio a temperature quasi estive. Ma non durerà per sempre e il generale inverno sta per bussare alla porta degli italiani, pretendendo di entrare con tutto il suo carico di costi di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi.

L’impennata dei prezzi è già in vista e il governo  sta cercando una soluzione per tentare di contenere il danno che, stavolta, potrebbe essere davvero disastroso per le economie, già provate, delle famiglie italiane.

Bollette in aumento a causa del conflitto

La nuova crisi in Medio oriente, esplosa una settimana fa nel conflitto tra Israele e i palestinesi di Hamas, acuisce i problemi già innescati dall’invasione russa dell’Ucraina e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e l’associazione dei consumatori Assoutenti, non nascondono le loro preoccupazioni: per il nostro Paese l’imperativo categorico è, ormai, di camminare a passo spedito verso l’autosufficienza energetica.

Il recente sabotaggio – così definito dal primo ministro finlandese Petteri Orpo –  del gasdotto Baltic Connector, tra Estonia e Finlandia, ha provocato un aumento del 12% dei prezzi del gas in Europa, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture energetiche in tutto il continente.

Forniture di gas a rischio
Forniture a rischio a causa della guerra. FinanzaRapisarda.com

La guerra in Israele e il rischio Algeria

L’Italia dipende fortemente dalle importazioni di gas da paesi esteri:  nel 2022, abbiamo importato circa 72,6 miliardi di metri cubi di gas naturale, con l’Algeria che è il principale fornitore con circa il 36%. Seguono Russia e Azerbaigian con circa il 15%, e il Qatar con il 10%. Quindi, quando il ministro degli esteri algerino condanna “con forza la politica e le pratiche” di Israele sulla striscia di Gaza, la preoccupazione che il paese maghrebino possa reagire tagliando le forniture di energia aumenta di colpo.

Medesime preoccupazioni per i carburanti, la cui tendenza al ribasso, da poco salutata con entusiasmo, sta per trasformarsi in una corsa al rialzo: il prezzo del Brent, da lunedì, si sta impennando e noi rischiamo di restare al freddo e a piedi.