Banca sposta i soldi dei correntisti a loro insaputa, può capitare anche a chiunque: controlla così se è toccato anche a te

soldi sotto il materasso
Tenere al sicuro i propri quattrini, sotto il materasso. FinanzaRapisarda.com

Non lo hai deciso tu ma, improvvisamente, i tuoi soldi sono nelle mani di una banca sconosciuta: è successo anche a te? 

Forse è davvero diventato il materasso, il posto più sicuro dove tenere i quattrini: almeno non si corre il rischio di vedere i propri soldi essere affidati a qualcuno di cui non abbiamo mai sentito parlare e che, improvvisamente, diventa la nostra nuova banca, perché quella che noi avevamo scelto non ci vuole più come clienti.

E’ esattamente quello che è successo, a partire dal 16 ottobre scorso, a circa 300 mila clienti di uno tra i più importanti istituti di credito del Paese: ha letteralmente ceduto alcuni dei propri correntisti (i 300 mila di cui sopra) ad una consociata banca digitale, appena nata. E non è tutto: i trasferimenti proseguiranno fino a raggiungere circa quota 4 milioni di conti correnti!

E se qualcuno dei suddetti non fosse d’accordo? Beh, avrebbe dovuto pensarci prima: per questa tranche, il passaggio si poteva bloccare entro il 12 settembre.

Bisognava saperlo!“, direte voi. E, ovviamente, la banca vi ha informato, mandandovi una comunicazione (a mezzo lettera o via mail) in cui vi anticipava dell’imminente trasferimento: molti, però, non se ne sono minimamente accorti e, a bubbone scoppiato, proteste e lamentele stanno infiammando gli animi dei correntisti sbolognati.

Chi è stato trasferito?

Così , dal 16 ottobre, 300mila clienti di Intesa San Paolo si sono trovati con il conto ed i risparmi gestiti da Isybank. Si tratta di clienti considerati “prevalentemente digitali” e che non hanno, come detto, richiesto di rimanere in Intesa entro il 12 settembre: per loro, iban variato ed interruzioni di alcuni giorni per tutta una serie di operazioni.

Si tratta di coloro che hanno utilizzato i servizi (e i canali) digitali di Intesa San Paolo e hanno fatto un uso limitato o nullo della filiale: se, però, tra questi vi sono over 65, chi ha un fido sul conto, chi ha più di 100.000 euro di giacenze finanziarie, chi ha effettuato più di 10 operazioni in filiale nell’ultimo anno, allora l’Istituto ha sospeso il trasferimento automatico. Ma non si sa fino a quando.

isybank. Fonte Unione nazionale consumatori.it
isybank. Fonte Unione nazionale consumatori.it

Da Intesa San Paolo a IsyBank: il diavolo si nasconde nei dettagli…

Per coloro che sono stati trasferiti, non ci saranno più operazioni in filiale o sul sito web, ma solo tramite l’app Isybank, consentendo di usare normalmente le vecchie carte di debito e prepagate. Intesa San Paolo, dal canto suo, si occuperà di trasferire alcune domiciliazioni di bollette e addebiti, ma non tutte e, inoltre, i bonifici arrivati al vecchio Iban verranno reindirizzati sul nuovo fino al 16 ottobre 2024. E veniamo a Isybank, banca online che, rispetto a Intesa San Paolo, non offre la possibilità di avere un deposito titoli e non prevede uno scoperto di conto o un fido e, in più, funziona esclusivamente tramite app. Il buono è che le condizioni economiche saranno migliori.

Ma cosa fare se non si desidera passare a Isybank? Potete chiudere il conto corrente e cercare un’altra banca. Oppure, se desiderate tornare a Intesa San Paolo, vi toccherà aprire un nuovo conto corrente in filiale beneficiando, però, delle agevolazioni offerte ai nuovi clienti, in attesa che la giostra ricominci a girare.