Allarme salute, il 50% delle donne è a rischio: la nuova indagine non lascia dubbi
Fate attenzione a quello che trovate sugli scaffali potrebbe essere pericoloso per la vostra salute ragazze.
In questi ultimi tempi su tutte le piattaforme leggete che è fondamentale analizzare le etichette dei prodotti, che gli allergeni devono esser indicati e che i prodotti on line devono corrisponder a quelli del negozio per non essere frodati.
Solamente qualche settimana fa avete imparato il termine LILIAL, l’ingrediente killer al profumo di mughetto all’interno di shampoo e creme, che è stato scoperto esser cancerogeno e pericolosissimo se usato in gravidanza, perché assorbibile dal feto.
Queste semplici riflessioni fanno intuire che il trend del momento sul mercato è cambiato: c’è una produzione mondiale vastissima di prodotti che ha implicato l’aumento dei controlli. Dopo la pandemia che abbiamo subito, gli standard qualitativi sono elevatissimi e, il fatto che le fabbriche abbiano dovuto chiudere temporaneamente per poi riaprire di colpo, non ha implicato l’immediato aumento degli addetti al controllo qualità.
La speranza è che si possa avere un mercato più consapevole e attento e che i consumatori in buona fede possano godere di prodotti sempre più certificati, ecosostenibili e non pericolosi per la loro salute.
La Francia corre in vostro aiuto
La rivista francese 60 millions de consommateurs, che ha consolidato negli anni il giornalismo di inchiesta e i test comparativi sui prodotti più vari, fornendo allerte e motivi di reclamo per gli avventori del mercato globale, ha recentemente svelato delle interessanti scoperte su alcuni prodotti femminili di uso comune.
Un aiuto importante per tutti, dal momento che i prodotti scadenti possono diventare un problema di salute pubblica e di sicurezza nel lungo periodo. Il codice del consumo prevede che la sicurezza, la salute e la qualità siano dei diritti fondamentali per i consumatori. Con questo non si vuole assolutamente far una pubblicità negativa a prodotti di basso prezzo, perché il costo contenuto non è sinonimo per forza di scarsa qualità.
Diossina negli assorbenti
Glifosato, ftalato, formaldeide e diossina sono stati rilevati in 24 prodotti comuni. Queste sostanze sono cancerogene, mutagene e tossiche. La domanda sulla provenienza è stata subito svelata, perché alcuni pesticidi utilizzati nella coltivazione del cotone degli assorbenti sono rimasti come sostanze residuali. Gli ftalati restano perché sono dei componenti usati per ammorbidire la plastica e le diossine si possono produrre durante il processo di conservazione.
La maggior parte dei marchi ha risposto che la quantità di queste sostanze è minimale e assolutamente ben tollerata dal corpo. Non potete negare che la conoscenza sulla capacità di assorbimento della mucosa vaginale non sia uno standard valido per tutte le donne, dal momento che ogni persona è diversa dall’altra. Pertanto i prodotti che contengono questi componenti seppur in minima quantità devono esser penalizzati, o devono fare come il marchio Joone, e sospendere la produzione per il momento.