Dichiarazione dei redditi, questa spesa la puoi detrarre ma non te lo dice nessuno | Il rimborso è assicurato
Scopri come godere di una detrazione sulla prossima dichiarazione dei redditi cui non sospettavi di avere diritto
La dichiarazione dei redditi è un momento importante per molti contribuenti italiani, un’occasione per fare il punto sulla propria situazione finanziaria e verificare le varie possibilità di detrazione fiscale: ovvero il modo di poter recuperare parte delle somme spese durante l’anno precedente eliminandole dalla base imponibile.
Tuttavia, nel corso degli anni, alcune opportunità di detrazione sono rimaste spesso inosservate ed una di queste chance riguarda una spesa specifica: per il momento è un’informazione nota a pochi ma potrebbe portare a un rimborso sicuro.
La novità in questione riguarda la dichiarazione dei redditi precompilata, un servizio fornito dall’Agenzia delle Entrate per semplificare la procedura di dichiarazione e che, fino a oggi, non ha tenuto conto di un aspetto importante: ma per il 2024 un significativo cambiamento è in arrivo.
A partire dalla prossima dichiarazione, quella relativa al periodo di imposta 2023, infatti, verrà introdotta dal fisco italiano una nuova disposizione che potrebbe – e dovrebbe, secondo lo spirito del legislatore – avere un impatto positivo sulla mobilità sostenibile e sull’ambiente, poiché si pone principalmente l’obiettivo di ridurre il traffico stradale e contribuire alla lotta contro l’inquinamento atmosferico.
Può la dichiarazione dei redditi aiutare l’ambiente, invitando a ridurre il traffico stradale e contrastando l’inquinamento? Dal 2024, sì!
L’idea è semplice, praticamente l’uovo di Colombo!
Si tratta di includere nelle spese detraibili i costi sostenuti dai contribuenti per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale: pertanto non varrà soltanto per autobus, metropolitane o tram, ma anche per il trasporto ferroviario e pur se si tratti di tratte che interessano regioni diverse.
Come funziona la detrazione per gli abbonamenti al trasporto pubblico
Inizialmente, la comunicazione di questi costi sarà facoltativa, ma diventerà obbligatoria a partire dalle spese sostenute nel 2025: i contribuenti potranno detrarre il 19% degli importi pagati per l’abbonamento al trasporto pubblico, con un limite massimo di 250 euro. Questo significa che si potrà ottenere un rimborso fino a 47,50 euro. Tuttavia, è fondamentale notare che la detrazione sarà concessa solo per le spese effettuate tramite modalità di pagamento tracciabili, come bonifici bancari o pagamenti con carta di credito: le spese pagate in contanti non saranno incluse.
Quanto alle comunicazioni a regime, i dati saranno trasmessi all’Agenzia delle Entrate direttamente da parte degli enti pubblici o degli affidatari dei servizi pubblici di trasporto: nel frattempo, toccherà a noi integrare le informazioni inserendo dati identificativi degli abbonati e di coloro che hanno sostenuto le spese, al netto di eventuali rimborsi relativi allo stesso anno, inserendo anche il codice fiscale di colui che paga.