Affitto in nero, nessuno sa cosa si rischia davvero: il pericolo è più grande di quanto si pensi | La legge parla chiaro
Il pericolo dell’affitto in nero. I rischi che ne derivano riguardano molto da vicino chi lo fa, ma non solo.
Può capitare di tanto in tanto, forse per la fretta e per il bisogno di denaro impellente, di cui praticamente ogni famiglia o persona può sentirne, di non regolamentare appieno un contratto, sia esso di lavoro o abitativo. In questo caso si parla di nero. Ed è una parola che ci mette spesso di cattivo umore per il fatto che cominciamo a comprendere che sia qualcosa di pericoloso.
Capita poi spessissimo di sentir dire la parola, lavoro in nero, ovvero che il lavoratore che presta la sua manodopera non è coperto da un contratto firmato che fa di lui ad ogni effetto un dipendente. Di che cosa si tratta? Di una dichiarazione scritta e controfirmata che la persona in questione è assicurata presso l’ente che da lavoro e gli paga uno stipendio mensile.
Nel mondo del lavoro oggigiorno i contratti sono di diversa natura. Dunque, possono essere sia per il full time, quello maggiormente conosciuto da tutti, che, sebbene più raro a chiamata oppure a progetto. Oggi è molto richiesta infatti la Partita Iva, dal momento che un lavoratore che ne è dotato, pertanto freelance, non necessita di un contratto da dipendente e la paga può avvenire dopo l’emissione di regolare fattura.
La parola contratto però non si limita solo al mondo del lavoro. Non per nulla come stiamo per vedere si può benissimo anche rivolgere per quel che riguarda l’edilizia, o meglio la locazione ad uso abitativo, o anche per quanto concerne un’attività commerciale. È però la prima ora ad interessarci. Che cosa significa dunque affitto in nero?
Affitto in nero, un problema ancora molto sottovalutato
Partiamo da un esempio: una coppia di novelli sposi o conviventi, o anche un giovane che ha raggiunto una buona soglia di guadagno se libero professionista o ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato, decide di andare a vivere per conto proprio. Trovata dunque la casa ideale, è o sono costretti a fare i conti con un padrone di casa furbacchione, che alletta con la possibilità dell’affitto in nero.
Ovvero, il o gli inquilini possono entrare ad abitare nella casa, con tutte le utenze allacciate e via dicendo ma senza aver firmato un contratto d’affitto specifico o non correttamente registrato. Entrambi hanno commesso in reato, in quanto l’affitto in nero corrisponde a vera e propria evasione fiscale, che andrà a coinvolgere sia il locatore che l’inquilino.
Di cosa si dovrà rispondere in caso di affitto in nero?
Nel caso l’Agenzia Delle Entrate dovesse scoprire un affitto in nero, oggi come oggi cosa molto facile dal momento che sono molto sul piede di guerra, pretenderà il saldo totale sull’imposta di registro, sanzioni comprese, sia dal padrone di casa che dall’inquilino. Oltre a ciò altro grande rischio è la dichiarazione di nullità del contratto di locazione.
In parole povere, il o gli inquilini saranno sottoposti allo sfratto, dove il locatore potrà richiedere anche lo sgombero anticipato. Nel caso invece l’inadempienza alla giusta prassi prevista dalla Legge dovesse rivelarsi facente parte di un piano ordito dal locatore all’insaputa dell’inquilino, la Legge procederà solo nei confronti del locatore. L’inquilino potrà decidere da solo i tempi per lo sgombero, anche senza preavviso.