Concorsi pubblici, se vuoi farne uno con questo trucco hai un posto assicurato: lo hanno usato gli attuali dipendenti

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colloquio di lavoro- finanzarapisarda.com

Come funzionano i concorsi pubblici? Ecco il metodo per riuscire ad essere assunti nel settore pubblico, in un ente statale o locale.

Ogni volta che c’è bisogno di nuove assunzioni per gli enti statali o locali, per le Regioni, le Province o i Comuni, viene indetto un concorso pubblico.

In questo modo si mette in atto un processo di selezione del personale che permette di visionare tanti candidati contemporaneamente e scegliere il miglior profilo possibile.

I concorsi sono divisi in varie fasi e cominciano solitamente da un bando pubblicato sul sito internet dell’ente e sulla Gazzetta Ufficiale.

A questi bandi solitamente possono iscriversi tutti i cittadini italiani maggiorenni che non hanno precedenti penali, ma possono esserci restrizioni per chi ha già lavorato per l’amministrazione pubblica e ha rassegnato le dimissioni.

Concorso pubblico: come si svolge e quali sono le prove da sostenere

La prima parte di un concorso pubblico consiste in un esame scritto in cui viene testata la cultura generale del candidato, nella seconda parte i candidati vengono sottoposti ad un esame scritto più specifico, che misura le competenze, mentre infine c’è il colloquio vero e proprio per capire se il candidato ha il profilo psicologico giusto per la posizione.

Le persone invalide oltre l’80% hanno dei vantaggi nella ricerca di lavoro nel settore pubblico: la legge 104 del Codice Civile prevede che in questi casi ci sia l’esonero dalla prova preselettiva, la prima delle 3 previste. Per ottenere l’esonero è necessario documentare il riconoscimento della disabilità e il riconoscimento del grado di invalidità civile dell’80% o superiore.

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colloquio- finanzarapisarda.com

Cosa succede in un concorso pubblico in caso di pareggio: i candidati avvantaggiati

Nel caso un candidato finisce a pari merito con un altro vengono applicati i titoli di preferenza: le persone che hanno la precedenza sono gli insigniti di medaglia al valor militare, i mutilati e invalidi di guerra ex combattenti, i mutilati e invalidi per fatto di guerra, i mutilati e invalidi per servizio nel settore pubblico e privato, gli orfani di guerra, gli orfani dei caduti per fatto di guerra, gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato, i feriti in combattimento, gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerose.

Ad essere premiati in caso di pareggio in concorso pubblico sono anche i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti, i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra, i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato, i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra, i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra, i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato. E poi ancora sono avvantaggiati anche tutti coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti, coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso, i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico, gli invalidi e i mutilati civili, i militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.