Le partite IVA possono avere ferie retribuite? La risposta non è affatto scontata
I lavoratori autonomi o titolari di partite Iva possono usufruire di ferie e permessi? Ecco le nuove direttive dell’Unione Europea a tutela delle loro condizioni di lavoro.
Intorno ai contratti di lavoro autonomo e atipici, con partite Iva, esiste un grande caos normativo che l’Unione Europea ha provato a risolvere introducendo delle tutele per “migliorare le condizioni di lavoro promuovendo un’occupazione più trasparente e prevedibile”.
Si parla di diritti minimi da applicare a tutti i lavoratori nell’Unione e prevede che, entro 7 giorni dall’inizio della collaborazione, il datore debba comunicare al lavoratore precise informazioni in merito a: giorni di ferie, permessi, malattia, orari di lavoro giornalieri e settimanali e retribuzione.
Attraverso questa normativa l’Unione Europea ha mostrato tutto il suo interesse per la fetta di popolazione che opera in regime di partita Iva, arrivando a garantire più tutele e determinare condizioni di lavoro chiare anche per quelli che vengono definiti come “collaboratori esterni” alla società.
Uno dei nodi cruciali quando si parla di partite IVA riguarda le ferie, che sono sempre state una domanda aperta per tutti i lavoratori che non sono vincolati da un contratto di lavoro regolare che le prevede come un diritto.
Ferie per collaboratori con partita IVA: diritti e doveri dei lavoratori autonomi
Secondo le direttive UE i rapporti tra lavoratore a partita IVA e datore di lavoro dovranno essere più trasparenti sui vari aspetti della collaborazione. Dovranno essere chiariti, infatti, i punti fondamentali del rapporto di lavoro, come durata della giornata lavorativa, riposi, permessi, durata del preavviso. Tutte queste informazioni devono essere rese note prima dell’inizio della collaborazione, per la precisione entro 7 giorni prima. In questo modo il lavoratore con partita IVA potrà valutare la convenienza dell’offerta.
Naturalmente il collaboratore con partita IVA dovrà comunicare al datore di lavoro la volontà di andare in ferie e in quale periodo sarà inattivo dal lavoro e per quanto tempo. Il rapporto di collaborazione, infatti, non è mai a senso unico e comporta diritti e doveri.
Imprenditori con partita IVA: la comunicazione delle ferie all’Agenzia delle Entrate
Anche gli imprenditori con partita IVA sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate i periodi di inattività e quindi le date delle proprie ferie. Questa disposizione è specifica per chi utilizza, nell’esercizio del proprio lavoro, un registratore di cassa telematico e nel caso in cui la pausa dalle attività lavorative superi i 12 giorni.
La normativa intende far sapere, infatti, all’Agenzia delle Entrate che in quel periodo preciso il registratore telematico non sarà attivo e quindi non saranno inviati i dati dei corrispettivi giornalieri fino a che non si rientrerà dalle ferie.