Baby sitter e badanti, puoi non pagare praticamente nulla con questo metodo collaudato: meglio provarci subito

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badante- finanzarapisarda.com

Non tutti sanno che esiste un metodo per eliminare il costo di baby sitter e badanti: ecco come fare per risparmiare.

Assindatacolf ha avanzato la proposta della totale deduzione fiscale dei costi sostenuti per le spese legate ai servizi di assistenza familiare.

In questo modo le famiglie potrebbero risparmiare sulle spese di assunzione di collaboratori domestici che prestano servizi di assistenza ad anziani, bambini e disabili.

La possibilità di dedurre fiscalmente i costi dei collaboratori domestici eliminerebbe il problema del lavoro sommerso, permettendo il ricambio generazionale sempre meno frequente.

In questo genere di professioni, infatti, il lavoro nero è una scelta all’ordine del giorno dal momento che favorisce il datore di lavoro che non è costretto a versare somme aggiuntive per i contributi e favorisce i collaboratori domestici che non versano tasse. Il lavoro sommerso ha generato una quantità di baby sitter e badanti di età avanzata che non hanno diritto alla pensione proprio a causa dell’assenza dei contributi versati.

Aumento dei costi per badanti e baby sitter: collaboratori domestici sempre più anziani

Sta diventando sempre più difficile trovare figure indispensabili per le famiglie, come badanti e baby sitter. I costi che gli italiani sostengono per l’assistenza familiare crescono continuamente: si stima che nel 2023 la spesa per queste figure professionali sia arrivata a 1.224 euro al mese di media, 561 euro al mese per le colf e 859 euro al mese per le baby sitter.

Si tratta, nella pratica, di un aumento di quasi 80 euro al mese che grava sulle famiglie che hanno bisogno di affidarsi ad un professionista che si prenda cura di anziani, bambini e soggetti non autosufficienti. D’altra parte, però, questo aumento frena la richiesta di queste collaboratrici che presentano un’età media sempre maggiore. Ad oggi le badanti con più di 50 anni sono il 62,2% del totale e tra queste il 26,7% ha più di 60 anni.

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La proposta per la regolarizzazione dei collaboratori domestici e la lotta al lavoro nero

La lotta al lavoro sommerso nel settore dell’assistenza familiare passa attraverso la proposta avanzata da Assindatcolf che intende permettere ai datori di lavoro di portare in deduzione i costi che vengono sostenuti mensilmente per i collaboratori domestici. Attualmente è prevista la sola deduzione del costo dei contributi versati.

In questo modo si sostengono le famiglie nell’affrontare una spesa che è diventata irrinunciabile a causa della necessità di lavorare ed allontanarsi da casa e dai propri cari quotidianamente. Così si aprirebbe la strada della regolarizzazione dei collaboratori domestici, circostanza che si verifica estremamente di rado.