Mutuo, se sei un libero professionista puoi ottenerlo solo in questo modo: fai attenzione prima di chiederlo

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Ottenere un mutuo per un libero professionista è un’impresa impossibile? Ecco quali sono le condizioni che devono essere soddisfatte e quali sono le garanzie esterne da presentare per il finanziamento.

Dimostrare di essere finanziariamente affidabili: questa la condizione fondamentale per ottenere un mutuo dalle banche. Quando i guadagni non sono fissi e gli incassi sono altalenanti sembra impossibile poter richiedere un prestito.

Per poter chiedere un mutuo bisogna, infatti, provare di non avere debiti pendenti, di poter contare su incassi frequenti e sufficienti e di avere una liquidità di base pari almeno al 20% dell’importo del finanziamento richiesto.

La concessione di un mutuo è subordinata al controllo di alcuni documenti che devono essere presentati, come il Modello Redditi PF degli ultimi due anni, la copia dell’ultimo bilancio disponibile estratto dalla Camera di Commercio e l’eventuale iscrizione a un ordine professionale.

Esistono differenze di trattamento tra lavoratori autonomi e percettori di busta paga rispetto ai limiti di mutuo erogabili e alle condizioni di restituzione del prestito: diverso è l’importo e diverso è il piano di ammortamento previsto.

Mutuo per liberi professionisti: quali sono i requisiti e le condizioni

Il limite di un mutuo concesso ai liberi professionisti è pari all’80% del valore dell’immobile, mentre per i dipendenti può arrivare anche al 100%. Per quanto riguarda il piano di ammortamento del mutuo: per i lavoratori dipendenti la rata mensile si aggira intorno al 30% dello stipendio, mentre per quelli autonomi la percentuale si abbassa con conseguente allungamento dei tempi e un maggiore ammontare totale degli interessi. I lavoratori autonomi risultano meno affidabili anche perché non percepiscono il TFR (Trattamento di Fine Rapporto).

Per accendere ad un mutuo da liberi professionisti bisognerebbe cercare altre soluzioni, come la fideiussione: in questo caso un soggetto terzo, che può essere persona fisica o giuridica, si obbliga a versare il debito in caso di inadempimento del mutuatario. Si può pensare anche alla presenza di un cointestatario, che non deve essere necessariamente un familiare, e che si assume in solido l’obbligazione nei confronti dell’istituto di credito.

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casa tra mani- finanzarapisarda.com

Fondo Prima Casa: chi può accedere a questa agevolazione e come usarla

Un altro suggerimento per i liberi professionisti che intendono acquistare casa ma non riescono ad accedere ai mutui consiste nel Fondo Prima Casa, che concede una garanzia pubblica pari al 50% su un finanziamento di importo massimo di 250 mila euro da destinare all’acquisto della prima casa.

Questa agevolazione può essere utilizzata esclusivamente da determinate categorie di persone: le giovani coppie coniugate o conviventi da almeno due anni, i genitori single con figli minori conviventi. gli inquilini di alloggi di proprietà degli IACP (Istituti Autonomi per le Case Popolari).