Bonus 3000 euro, puoi ottenerlo anche tu ma solo se non commetti questo errore: fai molta attenzione

Una nuova importante agevolazione spetta ad alcuni lavoratori dipendenti con figli a carico. Scopriamola insieme.

Il 2023 sta volgendo al termine e pertanto ci sono solo pochi mesi per poter ancora ancora aderire. Le aziende debbono infatti decidere, entro fine anno, se e come operare in relazione al cosiddetto “welfare aziendale“.

Il welfare aziendale è quell’insieme di benefici che il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori dipendenti. Si tratta, più nel dettaglio, di rimborsi o voucher spendibili dal dipendente,  in ambiti legati ai servizi alla famiglia e alla persona. Per fare un paio di esempi, rientrano nel welfare aziendale i bonus relativi all’istruzione dei figli, i buoni pasto, le schede carburante, e così via.

In genere questi beni e servizi vengono pagati direttamente dal datore di lavoro e “girati” al dipendente materialmente: come i buoni pasto, ad esempio. L’interesse per le aziende nei confronti dei fringe benefit, questo il loro nome tecnico, è prevalentemente dato dal fatto che essi sono completamente esentasse sino ad una certa soglia.

Per quest’anno, eccezionalmente, il governo ha alzato la soglia di defiscalizzazione dei benefit dagli usuali 258,23 € a ben 3.000 € l’anno, ma solamente per i dipendenti con figli a carico.

Fringe benefit per dipendenti con figli a carico

Per questa tipologia di lavoratori potrebbe quindi prospettarsi – se l’azienda eroga servizi di welfare – un enorme beneficio economico. Costoro potrebbero sfruttare beni e servizi, messi a disposizione dal datore di lavoro, a costo zero e per un valore pari a 3.000 €! La cosa interessante, inoltre, è che l’agevolazione può andare ben oltre ai consueti benefici.

E’ stato stabilito, infatti, che tra i fringe benefit defiscalizzati possono rientrare – almeno per quest’anno – anche i rimborsi, da parte dell’azienda, relativi alle bollette dell’acqua, della luce e del gas domestici. Ma come sapere se si rientra tra tali fortunati lavoratori?

Chi può ottenere 3.000 € di fringe benefit

Per sapere se si ha diritto a tali benefici è necessario innanzitutto verificare se si hanno – effettivamente – figli a carico. Ricordiamo che un familiare si può considerare fiscalmente a carico se il suo reddito non supera all’anno la cifra di 2.840,51 €. Per i figli minori di 24 anni tale limite è stato però innalzato sino a 4.000 €.

Appurato ciò, non resta che verificare se il datore di lavoro è disponibile e interessato all’erogazione dei fringe benefit. Va sottolineato, infine, che – contrariamente al welfare aziendale strettamente inteso, che si applica alla generalità di tutti i lavoratori – i fringe benefit possono anche essere erogati ad personam.