Periodo di prova, se te ne offrono uno fai attenzione: può nascondere una truffa gravissima | Come scoprirlo
Mondo del lavoro, il periodo di prova è molto importante per determinare l’idoneità di un possibile dipendente a svolgere la mansione designata. Attenzione però, può nascondersi un tranello.
La disoccupazione oggi come oggi è innegabile che abbia portato all’esasperazione più totale milioni di persone. Tantissimi non sano più come tirare avanti e, soprattutto se giovani o giovanissimi, non ne possono più di spedire in giro fior di curriculum per poi non ricevere risposta o fare pochi e sporadici colloqui che si concludono con un nulla di fatto.
Tantissimi dunque sono spinti, vista la ristrettezza di prospettive e ai risparmi che vanno via via assottigliandosi, ad accettare praticamente di tutto a livello lavorativo o anche solo qualcosa che gli assomigli vagamente. In molti inesperti addirittura pare che neppure conoscano le reali dinamiche del mondo del lavoro e ciò li può portare ad essere vittime di terribili truffe.
Chi ben non conosce la realtà dei contratti di lavoro e delle assicurazioni non si cura di tutto ciò. Del resto l’importante per loro è portare i soldi a casa. Ergo, a livello lavorativo, pur non solo di portare a casa uno stipendio, anche se misero, ma anche di poter dire che un lavoro lo possiedono e si sentono utili in qualche modo, accettano impieghi anche solo sulla parola.
Vale a dire in nero, dunque senza nessun tipo di assicurazione e/o contratto scritto con il serio rischio di non essere un domani tutelati dal punto di vista della pensione e di poter essere ributtati in mezzo alla strada da un momento all’altro. Un bel giorno invece ecco che dopo numerosi tentativi e ricerche infruttuose, sembra che abbiano fatto colpo sul giusto datore di lavoro.
Contratto e periodo di prova
Gli viene proposto un contratto, quindi finalmente comincia a salire l’adrenalina, pensando che sia giunto il momento della loro definitiva sistemazione. Prima della firma si parla anche di periodo di prova. La cosa da non fare è non farsi prendere dall’entusiasmo e chiedere la possibilità di poter leggere per bene il contratto prima di firmarlo.
Mai e poi mai invece firmare un contratto di getto spinti dall’entusiasmo o dalla noia di sentirsi disoccupati. Possono difatti essere presenti, o anche non presenti, della clausole che possono fregarci, nel vero senso del termine. Alcune di queste per esempio riguardano proprio il cosiddetto periodo di prova. Esso deve essere ben presente e messo nero su bianco all’interno del contratto con tanto di durata.
Il periodo di prova nel contratto deve essere presente e ben specificato
La Legge lo prevede in genere della durata tra i 3 e i 6 mesi, entro o durante il quale, ovviamente a discrezione del datore di lavoro qualora non sia soddisfatto del nostro operato può decidere se farci proseguire oppure no. La sua presenza nero su bianco ne attesta la validità. Dunque è un’arma a favore del lavoratore contro capi truffaldini che intendono solo estorcere manodopera, scaricando poi il lavoratore con banali scuse.
Qualora tutto dovesse rientrare nella normalità ed essere pienamente in regola, la cosa migliore che può fare il futuro lavoratore dipendente è dare il meglio di sé sul lavoro, essere sempre presente al massimo della sua forma sia fisica che mentale e mostrarsi talvolta anche propositivo, tuttavia senza eccedere. Cosa buona è anche informarsi periodicamente su come viene percepito il suo operato.