Pignoramenti, cosa il fisco non può portarti via: questa è l’unica cosa al sicuro per te
Non tutto ciò che si possiede è pignorabile per lo Stato. Scopriamo assieme quello che non ci può essere portato via.
Vivere a debito, purtroppo, è sempre più diffuso anche in Italia. Sono infatti sempre di più le famiglie che si indebitano anche per le spese correnti.
Il fenomeno è in crescita perché risulta sempre più difficile far fronte ai costi che, quotidianamente, siam costretti a sostenere. Da una parte l’inflazione, dall’altra i redditi al palo, hanno insieme generato questa spirale perversa. Se la situazione è difficile per tutti, lo è di più per i piccoli autonomi, i quali rischiano di indebitarsi anche con il Fisco.
Ma cosa succede se non si riesce a pagare i debiti con l’Erario? Se il creditore è un privato, anche un istituto finanziario o una banca, sappiamo che l’esecuzione forzata, ossia il pignoramento, può riguardare quasi tutti i beni in nostro possesso.
Maggiori limiti ha invece l’esecuzione forzata da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, così come tutti gli altri enti di riscossione per il pubblico. Sono diverse le leggi e i regolamenti che disciplinano i pignoramenti da parte del Fisco. Cerchiamo quindi di capire, nel prosieguo, che cosa non ci può essere toccato.
Che cosa non è pignorabile dal Fisco
In primo luogo, l’Erario non può pignorare mai la prima casa, a patto che questa sia la nostra usuale dimora, ove abbiamo la residenza. Inoltre, tale immobile non deve essere accatastato come A/1, A/8 o A/9, ossia come dimora di lusso.
Se questi requisiti vengono meno, lo Stato può procedere all’esecuzione forzata se: il debito con il fisco è superiore a 120.000 €; il valore della proprietà è almeno pari a tale somma; il bene è stato ipotecato per almeno sei mesi. Comunque sia, prima di procedere, al debitore dev’esser data la possibilità di sanare l’esposizione, anche con un piano di rientro a rate.
Il pignoramento di stipendi e pensioni
Anche in relazione al pignoramento dello stipendio o della pensione ci sono ben precisi limiti che il Fisco non può oltrepassare. Ad esempio, la pensione può essere pignorata solo del quinto eccedente il valore dell’assegno sociale moltiplicato tre volte.
Anche per lo stipendio i limiti sono ben precisi: per salari inferiori a 2.500 €, il limite pignorabile è del 10%; se la busta paga è tra i 2.500 € ed i 5.000 €, il limite è del 14,29%; oltre i 5.000 e di stipendio, si può invece pignorare sino al 20%.