TFR, se il tuo datore di lavoro non te lo ha dato puoi risolvere il problema | Così ti dà i soldi all’istante
Il TFR ancora non è arrivato? Ecco come ottenere tutti i soldi che ci spettano dopo la fine del rapporto di lavoro.
Il TFR o Trattamento di Fine Rapporto è una somma di denaro che viene corrisposta al momento del licenziamento o delle dimissioni che è spesso oggetto di gravi ritardi.
Il pagamento del TFR rappresenta un diritto fondamentale per i lavoratori, ma spesso accade che subisca dei ritardi dovuti a difficoltà finanziarie dell’azienda.
In particolare il TFR si presenta come un credito accumulato dai lavoratori nel corso del proprio impiego e deve essere erogato al termine del rapporto lavorativo.
Ci possono essere delle situazioni in cui questo pagamento non è dovuto: si tratta del caso in cui il dipendente abbia scelto di versare il TFR in un fondo pensionistico esterno all’azienda.
Pagamento del TFR: quali sono le scadenze a cui prestare attenzione
La data di pagamento del TFR può cambiare a seconda del contratto collettivo nazionale: quest’ultimo, infatti, può stabilire una scadenza specifica. In mancanza di indicazioni, il dipendente può chiedere il pagamento immediato, quindi ogni lavoratore è invitato a verificare attraverso il proprio contratto collettivo nazionale l’eventuale presenza delle tempistiche di pagamento del TFR. Generalmente ogni azienda eroga il TFR entro il 15° giorno del mese successivo alla cessazione del rapporto.
Nel caso in cui l’azienda non sia in possesso dei dati necessari per calcolare esattamente il TFR al momento della fine del rapporto lavorativo può ritardare il pagamento solo per la parte mancante e liquidare l’importo che è stato accumulato precedentemente. Il datore di lavoro che non paga il TFR può essere citato dal lavoratore attraverso un ricorso per decreto ingiuntivo in Tribunale e ha quindi 40 giorni di tempo per eseguire il pagamento con gli interessi.
Tutela del lavoratore: il TFR deve essere sempre erogato
Nel caso di azienda insolvente che dichiara il fallimento, il lavoratore può ottenere il TFR dall’INPS tramite il Fondo di Garanzia per i dipendenti privati. Se il dipendente muore prima di raggiungere l’età pensionabile, il TFR accumulato viene erogato agli eredi, come coniuge, figli e conviventi. Nel caso non esistano parenti stretti, il TFR spetta ai parenti fino al terzo grado di parentela, ma i tempi di liquidazione si allungano.
Per lo stipendio esiste una scadenza precisa? Non è previsto un termine univoco a livello legislativo, ma la maggior parte dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) prevede il pagamento entro il 10° giorno del mese successivo, mentre alcuni CCNL possono stabilire scadenze diverse, posticipando l’erogazione al 27° giorno del mese.