Se lavori di domenica hai questo diritto e non lo sai: parlane subito con il tuo capo | Non farti ingannare
Lavorare di domenica comporta grandi svantaggi ma anche delle agevolazioni in termini economici: ecco quali e come ottenerle.
Non tutti sanno che lavorare di domenica comporta il riconoscimento di una maggiorazione retributiva: esistono determinate regole da rispettare per i datori di lavoro.
La settimana lavorativa è composta da 5 o 6 giorni, ma non esistono leggi che stabiliscano che il riposo settimanale debba cadere necessariamente di domenica.
A seconda delle esigenze di una specifica mansione, lavoratore e datore di lavoro possono accordarsi e fissare l’obbligatorio giorno di riposo settimanale in un diverso giorno della settimana.
Il dipendente non può opporsi allo svolgimento dell’attività lavorativa di domenica: il divieto può essere espresso solo dal contratto collettivo di riferimento.
Lavorare di domenica: cosa comporta secondo la contrattazione collettiva
Chi lavora di domenica ha diritto ad una maggiore retribuzione, sulla base di quanto stabilito dalla contrattazione collettiva. Il Contratto Collettivo Nazionale Commercio, ad esempio, stabilisce che il lavoro di domenica debba essere retribuito con una maggiorazione pari al 30% rispetto allo stipendio ordinario. Questa regola deve essere applicata per tutte le tipologie di contratto, sia full-time sia part-time.
Prendendo in esame, invece, il Contratto Collettivo Nazionale Metalmeccanica Aziende Industriali, si nota che la domenica è indicata come il giorno della settimana dedicato al riposo settimanale. Il dipendente che è costretto a lavorare in quel giorno ha diritto ad una maggiorazione sulla retribuzione del 50% più il riposo in un diverso giorno della settimana.
Lavoro domenicale e straordinari: cosa ha stabilito la Corte di Cassazione
Bisogna precisare in che tipo di domenica si svolge il lavoro: si parla di lavoro domenicale puro se l’attività si svolge in una domenica ordinaria e non festiva, mentre si presta lavoro domenicale festivo quando si lavora in una domenica festiva. In questo caso la maggiorazione è più cospicua.
La Corte di Cassazione si è espressa in merito a questa questione arrivando a precisare che se il lavoratore utilizza il riposo settimanale solo dopo il settimo giorno, ha diritto a ricevere il riposo compensativo e deve sempre ricevere l’incremento sullo stipendio previsto dal Contratto Collettivo di riferimento. Il lavoratore in questione non ha, però, diritto ad una maggiorazione ulteriore a meno che non vi sia un superamento della soglia massima di ore settimanali. Se anche l’attività lavorativa svolta di domenica ammonta ad una quantità di ore superiori rispetto all’orario ordinario, al lavoratore devono essere corrisposti gli straordinari domenicali che hanno vari importi, a seconda delle percentuali fissate dai contratti collettivi.