Lavoro, occhio a queste novità sulle tasse: cambiano tutto | Non è detto che sia in meglio
Le nuove misure del Decreto lavoro incidono soprattutto sulle tasse: ecco cosa cambia per i lavoratori a partire dalle nuove buste paga.
Recentemente è stato convertito in legge il Decreto Lavoro che stabilisce nuove regole e nuove tassazioni che cambiano il mondo dei dipendenti.
Sono in particolare 11 le novità per i lavoratori. La prima riguarda l’aumento del taglio del cuneo fiscale: si arriva al 7% per chi percepisce redditi annui fino a 25mila euro, ovvero, stipendi fino a 1.923 euro.
Il taglio del cuneo fiscale riguarda anche chi guadagna di più e arriva al 6% per chi percepisce redditi annui lordi tra i 25mila e i 35mila.
Questo taglio si traduce in un aumento considerevole in busta paga che è visibile già da quella di luglio e che continuerà negli stipendi fino a fine anno.
Le novità del Decreto Lavoro per gli occupabili e per chi ha già un contratto
La seconda novità riguarda l’aumento dei fringe benefit che arriva fino a 3mila euro per i lavoratori dipendenti con figli minori: questi non sono tassati e quindi lo stipendio aumenta. Oltre ai lavoratori dipendenti ad usufruire di questi benefit saranno anche collaboratori coordinati e continuativi, amministratori, tirocinanti. Attraverso il nuovo Decreto Lavoro cambiano anche le modalità di assunzione con contratti a termine, soprattutto quelli che durano tra i 12 e i 24 mesi. I rinnovi saranno decisi all’interno dei contratti collettivi, mentre lavoratore e azienda prenderanno accordi solo per specifiche esigenze organizzative e produttive.
Un’altra novità riguarda l’istituzione del nuovo assegno di inclusione che va a sostituire il reddito di cittadinanza. Questa misura entrerà in vigore a partire da gennaio 2024. La quinta novità, poi, riguarda l’istituzione di un nuovo supporto per la formazione al lavoro: sarà erogato per i cittadini di età compresa tra i 18 e i 59 anni, occupabili al lavoro e con un reddito familiare che non superi i 6mila euro.
Controlli per la sicurezza sul lavoro e pensione di cittadinanza: novità in arrivo per tutti
Quali saranno le altre novità? In arriva la revisione di alcune sanzioni amministrative, come quelle relative al mancato versamento delle ritenute previdenziali, diversi nuovi bonus assunzioni, che prevedono incentivi pari al 60% della retribuzione per 12 mesi per le aziende che assumono giovani di età inferiore ai 30 anni.
Ci saranno poi maggiori controlli per la sicurezza sul lavoro e la sospensione della CIG anche per i rapporti di lavoro entro 6 mesi dello stop al diritto dell’integrazione salariale per le giornate lavorate. Si prevede, inoltre, un ritorno della pensione di cittadinanza e una maggiorazione dell’assegno unico per i vedovi.