Rincari alimentari, una novità stravolge tutto: cosa devi aspettarti | Preparati a tutto
Partirà o non partirà il trimestre antinflazione? Il 1 ottobre è vicino ma ancora le cose non sono del tutto chiare.
Abbiamo più e più volte affrontato il tema dei rincari dei beni di prima necessità, che colpiscono il nostro paese da quasi due anni ormai. L’inflazione, come sappiamo, sta rallentando, ma ciò non significa che i prezzi non continuino a salire.
Una delle iniziative messe in campo da governo Meloni nei mesi addietro, volta a mitigare il carovita, è la proposta di introdurre di un “periodo di tregua” sul fronte dei rincari, il cosiddetto “trimestre antinflazione“.
L’idea è quella di concentrare, negli ultimi tre mesi dell’anno, tutti gli sforzi possibili da parte di tutti i componenti della filiera produttiva e distributiva, al fine di giungere ad un “carrello della spesa” dai prezzi calmierati, in controtendenza agli attesi rialzi. Le modalità precise degli interventi e le particolari iniziative a sostegno del progetto dovrebbero essere definite, per quanto ne sappiamo, il prossimo 10 settembre.
Il problema però è che l’accordo proposto dal governo, ad oggi, è stato siglato esclusivamente dai rappresentanti del mondo della distribuzione e del commercio. A sfilarsi totalmente dall’intesa di massima è stata l’altra componente decisiva della filiera, ossia tutta l’industria produttiva.
I produttori non ci stanno
Il mondo della produzione aveva a suo tempo, in blocco, giudicato impraticabile la proposta del ministro Adolfo Urso. I motivi del ritiro dall’accordo sono sostanzialmente legati al fatto che l’industria dei produttori dei beni alimentari – coinvolta nel progetto – non è altro che l’ultimo tassello di una filiera ben più articolata.
Non coinvolgere, nel progetto antinflazione, elementi della filiera produttiva ben più pesanti e decisivi, come ad esempio quelli afferenti al settore energetico e delle materie prime, significa di fatto chiedere a chi confeziona il bene finito un sacrificio eccessivo.
Il trimestre antinflazione partirà?
A questo punto è lecito chiedersi se si sarà in grado di far partire l’iniziativa, visto che il 1 ottobre è tra meno di un mese. A quanto si dice, contatti tra produttori e governo sono attualmente in corso, al fine di far rientrare dalla finestra l’accordo fra le parti.
Aderire al patto sembra essere ancora possibile per diverse sigle della produzione. Le sensibilità sul tema sono molto diverse, ma l’idea che pare concretizzarsi è quella di un adesione “condizionata”, ossia subordinata alla ricerca di soluzioni che possano mettere d’accordo anche i più rigidi sulla questione.