Bonus caldaia 2023, se vuoi ottenerne uno fai attenzione: se commetti questo errore te lo puoi dimenticare
Bonus Caldaia, attento se compi questo errore, può risultarti fatale. Tutto quel che c’è da sapere e come correggere il tiro.
Bonus Caldaia, tra i tanti, tantissimi Bonus e Super Bonus che ha indetto l’attuale Governo Meloni ce n’è uno che ora dovremo prendere in viva considerazione. Parliamo del Bonus Caldaia. Cominciamo a spiegare in che cosa realmente consiste. Si tratta di un agevolazione fiscale, che permette di usufruire di una detrazione per sostituire il proprio apparecchio termico.
Stiamo appunto parlando della caldaia. La sostituzione di quella vecchia deve avvenire con una nuova, che garantisca però un miglioramento energetico. Tecnicamente al cliente che decide di approfittare di tale interessante Bonus viene riconosciuto sul totale dell’importo da pagare un bello sconto.
La cifra di esso è pari al suo credito d’imposta. Nel per nulla quest’ultimo viene acquistato dall’installatore, ovvero colui che viene in casa nostra a installarcela. La detrazione fiscale della quale possiamo usufruire può variare dal 50 al 65%. Tuttavia, e qui risiede la lieta novella, se si rientra ne regime del Superbonus possiamo arrivare a quota 90% delle spese realmente sostenute per la sostituzione della vecchia caldaia.
Questo Bonus è stato confermato e prolungato fino alla fine del 2024. Dunque potremmo sfruttarlo a lungo, ma in ogni caso sarebbe d’uopo farlo fin da ora, visto che i primi freddi non sono poi così lontani. Tra l’altro il Bonus Caldaie rientra nei lavori agevolati dell’Ecobonus, appositamente pensato al fine di dare la possibilità a tanti italiani di vivere una vita più green, anche nelle loro stesse case.
Bonus Caldaia, l’ideale per una scelta green
Una scelta che, a quanto pare, grazie ai Bonus e Super Bonus molte famiglie italiane, stanno prendendo, soprattutto nell’ultimo periodo, puntando anche all’inserimento di pannelli fotovoltaici, che sono anche stati installati pure non solo in case singole, ma anche in condomini, o comunque abitazioni in cui vi sono più inquilini e/o proprietari.
Anche molte industrie e attività commerciali si sono mosse in tale direzione. Chiaramente la strada è ancora parecchio lunga da percorrere, ma ciò fa ben sperare nel futuro, così come la scelta di molti italiani di acquistare auto elettriche o ibride approfittando di molti incentivi messi a diposizione da molte regioni. Tuttavia se vogliamo ottenere il Bonus Caldaia dobbiamo stare attenti a non commettere questo errore.
L’errore da non commettere
Al fine di ottenere l’aiuto dobbiamo trasmettere la scheda descrittiva dell’intervento legato espressamente la riqualificazione energetica all’ENEA in modo telematico. Inoltre dobbiamo necessariamente compiere tale invio entro e non oltre 90 giorni dalla fine dei lavori. Possiamo anche decidere di inviare la comunicazione tramite raccomandata.
Teniamo sempre tutta la documentazione, così come le ricevute dei pagamenti. Insomma, stiamo attenti a restare in possesso di tutto quel materiale che attesti in modo insindacabile la spesa che abbiamo dovuto sostenere per tale importantissimo intervento, così come la ricevuta di invio via mail fatta all’ENEA e lo stesso della ricevuta della raccomandata postale.